La gestione della panchina diventa una risorsa. L’Empoli di D’Aversa punta su chi subentra

Dal 2021-22 il club del presidente Corsi è ai vertici sia per sostituzioni effettuate che per minuti concessi ai calciatori entrati

12 ottobre 2024
La gestione della panchina diventa una risorsa. L’Empoli di D’Aversa punta su chi subentra

L’Empoli è una delle squadre che colpisce maggiormente nel primo e nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo

di Simone Cioni

EMPOLI

Tour-over, rotazioni, chiamatele come volete ma nel calcio moderno per tutte le squadre sta diventando fondamentale una accurata gestione della panchina. Specialmente da quando sono stati resi possibili cinque cambi, con cui un tecnico può di fatto variare metà squadra andando ad incidere pesantemente sulla fisionomia e l’atteggiamento del suo undici. Ci sono sempre naturalmente degli allenatori che sono abituati a non concedere troppo spazio ai loro panchinari, è ad esempio il caso di Conte a Napoli dove finora ha fatto giocare mediamente i subentrati per soli 15 minuti a testa. Facendo, però, al tempo stesso di un giocatore come Neres un’arma implacabile a partita in corsa, un gol e tre assist sempre da subentrante. Se andiamo a vedere due speciali classifiche redatte dal portale Transfermarkt, relative alle sostituzioni, dalla stagione 2021-‘22 in poi l’Empoli è invece ai vertici sia per cambi effettuati che per minuti concessi ai calciatori subentrati.

Nel primo caso ne ha registrati 548, di cui 46 per infortunio, occupando la terza posizione alle spalle di Fiorentina (551) e Inter (563). Piazza confermata anche per minuti giocati dai panchinari con 11746 complessivi per una media di 21,4 a giocatore. In questo caso gli azzurri sono dietro a Salernitana (11946 e 22,3) e Atalanta (12176 e 22,4). La classifica varia invece se guardiamo solo la stagione in corso con Inter, Verona, Como e Venezia che sono le uniche ad aver usufruito di tutti e 35 i cambi a disposizione finora, mentre l’Empoli è solo decimo con 33 sostituzioni effettuate dietro anche a Lazio, Torino, Bologna, Fiorentina e Udinese. Al di là del massiccio utilizzo o meno della panchina, però, c’è poi da considerare anche quanto questi cambi abbiamo realmente inciso sul risultato in termini di partecipazione ad un gol sia segnandolo direttamente che favorendolo con un assist. E da questo punto di vista la squadra di D’Aversa ha fatto meglio solo del Lecce che finora non ha ottenuto nessun gol dalla panchina. In casa azzurra l’unico ad aver inciso in questi termini è stato Sebastiano Esposito, che all’Olimpico contro la Roma impiegò una manciata di minuti dal suo ingresso per procurarsi il rigore poi trasformato da Colombo per il momentaneo 2-0. Del resto finora l’Empoli ha segnato solo 2 reti nella ripresa, il rigore di Colombo a Roma appunto e il 2-0 di Esposito a Cagliari, e proprio il Lecce è l’unica squadra ad averne segnati di meno nei secondi 45 minuti (appena uno). Al contrario l’Empoli è una delle squadre che colpisce maggiormente nel primo e nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo, 2 gol in ciascun periodo temporale.

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