L’Empoli è ancora alla ricerca del suo bomber. Nove gol, ma gli attaccanti segnano tutti
Gli azzurri sono anche tra le squadre che mandano meno giocatori in rete, avendo solo 4 marcatori all’attivo: trend da invertire
di Simone Cioni
EMPOLI
La terza sosta per gli impegni della Nazionale ha fermato il campionato dopo dodici giornate, poco meno di un terzo di stagione, e in vista della ripresa di lunedì 25 novembre alle 18.30 al Carlo Castellani-Computer Gross Arena contro l’Udinese, proviamo ad analizzare qualche numero dell’Empoli. Concentrandoci in particolare sul reparto offensivo, che anche quest’anno con 9 reti all’attivo è uno dei meno prolifici del campionato (solo il Lecce con 5 ha fatto peggio), ma che grazie all’ottima organizzazione difensiva ha fatto sì che ogni rete realizzata sia valsa 1,6 punti.
Rispetto alle squadre che in questo momento li inseguono in classifica gli azzurri, sempre dopo il Lecce (3), sono quella ad aver mandato meno giocatori a bersaglio, soltanto quattro contro i cinque di Monza e Genoa, i sette di Venezia e Como, gli otto del Torino, i nove della Roma, i dieci del Parma e addirittura gli undici del Verona. Quasi tutte, inoltre hanno un cannoniere ben identificabile ad eccezione di Torino e Lecce: il Monza ha Mota, il Genoa Pinamonti, Il Venezia Pohjanpalo, il Verona Tengstedt, il Como Cutrone, il Parma Bonny e la Roma Dovbyk, tutti a quattro centri. Il titolo momentaneo di miglior marcatore della squadra di D’Aversa se lo dividono invece in quattro: Gyasi, Esposito, Colombo e, dopo le ultime due partite, anche Pellegri hanno segnato due reti a testa. La notizia positiva è che, a parte Ekong e Solbakken, oltre al giovanissimo Konate, sono andati a segno tutti gli attaccanti a disposizione del tecnico abruzzese. Una premiata ditta del gol, insomma, che se proseguirà su questo livello di rendimento potrà sopperire alla mancanza, almeno sulla carta, di un bomber da doppia cifra. Un inversione di tendenza a cui in casa azzurra ci hanno abituato negli ultimi anni. Storicamente, infatti, Empoli è sempre stata una piazza di grandi goleador da Esposito a Montella e Di Natale, passando per Maccarone, Tavano e Caputo. Ma dal campionato di Serie B 2020-‘21, quando Mancuso realizzò 20 reti e anche La Mantia arrivò in doppia cifra, soltanto nella stagione seguente il club di Fabrizio Corsi ha mantenuto questi standard grazie ai 13 gol di Pinamonti. Nelle ultime due annate, invece, il cannoniere azzurro di fine stagione si è sempre fermato a quota sei: Cambiaghi due anni fa e Niang nella scorsa stagione. Nel 2021-‘22 la mancanza di un attaccante prolifero fu sopperita dalla partecipazione ai gol di diversi giocatori della rosa: dopo dodici giornate, le stesse di quest’anno, erano già nove gli azzurri andati a segno. L’anno scorso invece furono gli stessi quattro giocatori di quest’anno a segnare i soli 4 gol messi a referto nelle prime dodici partite.
È vero che finora è mancata forse un po’ di cattiveria ulteriore, ma allo stesso tempo almeno Esposito e Colombo, così come Fazzini (fermo alla doppietta in Coppa Italia col Catanzaro, a causa anche di un paio di infortuni che gli hanno fatto saltare un terzo delle partite), avrebbero potuto tranquillamente segnare almeno due o tre gol in più portandosi in linea con i numeri degli attaccanti principi delle altre squadre. Insomma, una volta recuperati Esposito e Fazzini, e in attesa che si sblocchi Solbakken, l’Empoli ha in canna quei gol necessari per poter raggiungere la salvezza. Un attacco molto giovane, che ha anche quindi bisogno di fare esperienza, ma che ha tutte le carte in regola per poter regalare diverse soddisfazioni ai tifosi azzurri nel proseguo del campionato.
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