Venezia-Empoli, sfida con ritorno al passato. Di Francesco conosce gli azzurri: non farà sconti
ll 2025 si aprirà sabato alle 15 al Penzo con un altro scontro diretto per la salvezza. Il tecnico pescarese ha debuttando in A con l’Empoli
di Simone Cioni EMPOLI Il 2025 dell’Empoli si aprirà sabato prossimo alle 15 al Penzo di Venezia con un altro scontro diretto in chiave salvezza. Una sfida anche al proprio passato visto che l’attuale tecnico dei lagunari Eusebio Di Francesco è cresciuto proprio in azzurro debuttando in Serie A con l’Empoli il 31 gennaio 1988 a Torino contro la Juventus e collezionando 116 presenze e 3 gol con la maglia azzurra. Un incrocio quello con l’allenatore originario di Pescara, accostato la scorsa estate anche all’Empoli prima che Corsi e Gemmi decidessero di affidare la panchina del Carlo Castellani-Computer Gross Arena al corregionale Roberto D’Aversa, che finora non ha portato molto bene agli azzurri. Nei tredici precedenti, infatti, Di Francesco ha vinto otto volte, cinque delle quali consecutive nelle ultime sei partite prima del pareggio a reti bianche dello scorso maggio contro il Frosinone a Empoli. Le uniche due vittorie dell’Empoli risalgono al 2015 quando la squadra di Sarri si impose 3-1 a marzo e quella di Giampaolo ebbe la meglio 1-0 a ottobre. Al contempo, però, anche D’Aversa è imbattuto nelle sfide contro il Venezia, affrontato finora cinque volte.
Il tecnico azzurro ha infatti collezionato due vittorie quando allenava il Parma, 1-0 in trasferta a settembre 2017 in Serie B e 3-1 in casa ad agosto 2019 nel terzo turno di Coppa Italia. Tre invece i pareggi a partire dal primo ai tempi della C sempre alla guida del Parma (2-2 proprio al Penzo a gennaio 2017) fino a quello più recente colto alla guida della Sampdoria a dicembre 2021 (1-1 a Genova), passando per l’1-1 maturato nel Parma-Venezia del 23 febbraio 2018. In totale equilibrio invece il computo dei confronti diretti con Di Francesco, che ha vinto il primo incrocio nella stagione 2018-‘19 quando con la Roma espugnò 2-0 il Tardini di Parma. La passata stagione invece quando D’Aversa sedeva sulla panchina del Lecce e Di Francesco su quella del Frosinone l’attuale tecnico azzurro vinse 2-1 in casa e pareggiò 1-1 in Ciociaria. Oltre ai duelli da allenatori, però, i due si sono affrontati anche da calciatori, sebbene in due sole circostanze. La prima nel secondo turno della Coppa Italia 2002-‘03 quando la Ternana di D’Aversa e il Piacenza di Di Francesco impattarono 1-1. Appena nove minuti l’uno contro l’altro dopo l’ingresso all’81’ di Di Francesco, otto giri di lancette dopo quello di D’Aversa. Oltre un ora calpestando spesso la stessa zona di campo è invece durato il duello del 24 gennaio 2004, quando il Siena di D’Aversa, in campo per l’intero arco del match in quella circostanza, piegò di misura 2-1 il Perugia di Di Francesco, che invece fu sostituito al 62’.
Al di là del passato, però, dopodomani si affronteranno due allenatori che in questa stagione prediligono lo stesso modulo, il 3-4-2-1, ma con una differenza sostanziale. Rispetto a un Empoli più bravo ad aggredire e ripartire veloce in verticale, il Venezia cerca di imporre il proprio gioco dal basso provando a creare superiorità numerica sulle fasce con la discesa degli esterni e i movimenti dei centrocampisti e dei trequartisti, che sono più liberi di svariare. Entrambe finora hanno segnato 17 reti, ma il Venezia ne ha subite ben 10 in più.
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