Il coraggio di Maxime e il balletto di Mina. Tutti gli uomini (freddi e bravi) dal dischetto

Senza lo specialista Nico e i tiratori Biraghi e Quarta, ecco come Italiano ha mandato i giocatori sugli undici metri per eliminare il Bologna

11 gennaio 2024
Il coraggio di Maxime e il balletto di Mina. Tutti gli uomini (freddi e bravi) dal dischetto

Il coraggio di Maxime e il balletto di Mina. Tutti gli uomini (freddi e bravi) dal dischetto

"Chi li tira adesso i rigori?". La domanda rimbalzava sugli spalti di seggiolino in seggiolino. Pure di smartphone in smartphone con chi seguiva Fiorentina-Bologna da casa. Out Gonzalez e Sottil. Fuori Biraghi. Fuori Beltran. Fuori Quarta. In buona sostanza, forse tutti i rigoristi migliori del gruppo. Vincenzo Italiano non si è perso d’animo. Radunata la squadra nei pressi della panchina ha snocciolato la lista aperta con la certezza Mandragora, sicuramente uno di quelli che avrebbero indicato anche i tifosi di cui sopra.

Il passo indietro di Bonaventura dopo l’errore di Reggio Emilia ha poi spalancato le porte ad Arthur. Dopo la sassata angolata dell’ex Toro il brasiliano si è preso tutto il tempo possibile, curando i dettagli in modo maniacale. Palla sistemata con cura, tacchetti liberati dalla terra per non scivolare. E poi un tocco morbido centrale a battere Skorupski. Nella serie è stato un calcio di rigore che ha trasmesso serenità ai compagni, sempre costretti a rincorrere dopo i gol del Bologna.

Milenkovic ha incrociato il tiro. Si dice sia una soluzione più semplice rispetto ad aprire il piattone. Ma lo ha incrociato molto bene, vicino al palo dove non si può prendere. "Ecco Mina, vai, lui lo tira alto", l’altra ‘sentenza’ che si è sentita in Tribuna. Eppure Yerry di rigori pesanti in carriere ne ha calciati diversi. Italiano non ha avuto dubbi. Personalità da vendere, palla sotto l’incrocio e balletto che poi è diventato virale sui social nella giornata di ieri. Il difensore ha accennato passi di salsa choke, molto diffusa in Colombia, che mescola la musica tradizionale della salsa con il reggaeton e l’hip hop. Una danza urbana che si può ballare senza partner e che a Firenze già il connazionale Cuadrado aveva mostrato. In passato era stata interpretata come una mancanza di rispetto per gli avversari. Celebre lo sfottò di Messi ("Adesso non balli più?") nella semifinale di Copa America del 2021 tra Colombia e Argentina, vinta dall’Albiceleste anche grazie al rigore fallito proprio da Mina.

Da lì in avanti il Franchi si è galvanizzato ancora di più. Il tempo per Posch di farsi ipnotizzare da Christensen e alzare il tiro sopra la traversa ed ecco avviarsi il più piccolino di tutti verso la porta. Maxime Lopez lo ha scelto Italiano come ultimo. Anello finale di quella catena iniziata da Mandragora. Palla a mezza altezza e via a correre verso i compagni in festa.

Dopo la sfida vinta contro il Parma, la Fiorentina si conferma impeccabile dal dischetto in coppa. Soddisfazione anche per aver tirato cinque rigori perfetti, imprendibili. Gesto tecnico che si allena anche se conta particolarmente la freddezza e la lucidità di chi calcia. Un buon allenamento anche in vista della Supercoppa, competizione che prevede i tiri dal dischetto al termine dei novanta minuti (senza supplementari). E chissà che i viola non si trovino a calciarne altri. Vada come vada. Ma sempre con la serenità (e la qualità) dimostrata contro il Bologna.

Alessandro Latini

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