Il nuovo Milenkovic. Messaggio a Palladino. La difesa a tre si può
La solida prestazione con la nazionale ha rilanciato il serbo. Il difensore si candida anche nel possibile nuovo assetto.

Messaggio a Palladino. La difesa a tre si può
Nikola Milenkovic non ha vissuto una stagione semplice. Spesso al centro delle critiche, talvolta sotto i suoi standard di rendimento. La partita migliore della stagione l’ha fatta ad Atene. Non è bastata. Per lui questa è l’estate della ripartenza, dopo sette anni a Firenze che da ragazzino l’hanno fatto diventare uomo. La storia di Nikola è di quelle da raccontare. Sempre sul punto di lasciare la Fiorentina, alla fine non è mai partito. Adesso non ci sono sirene di mercato intorno a lui. Anzi, sembra uno di quelli da cui ripartire nel nuovo ciclo targato Palladino. E domenica sera il tecnico viola qualche appunto interessante se lo è preso guardando la partita tra la Serbia e l’Inghilterra. Vittoria di misura dei Tre Leoni col gol di Bellingham, ma Milenkovic ha fatto un figurone annullando completamente Harry Kane.
Particolare di non poco conto la difesa a tre schierata da Stojkovic, con Milenkovic al centro a guidare la linea. Eccola la lampadina accesa ormai da settimane nella testa di Palladino: schierare a tre la difesa viola forse è realmente possibile. Milenkovic è parso concentrato, preciso, attento. Insomma, partita di livello importante, considerando anche la pericolosità degli avversari. Traslando il tutto alla retroguardia viola, il suo ruolo sarebbe lo stesso. Perno centrale, con Quarta a fare il braccetto di destra e Ranieri (al momento, ma dal mercato dovrà arrivare un altro elemento) sul fronte opposto. Piccola postilla. Fra i rientri dai prestiti c’è anche Lorenzo Lucchesi. Fiorentino, classe 2003, 190 centimentri di altezza e piede mancino. E’ specializzato nel giocare a tre. Ha comandato per tutta la stagione la difesa della Ternana in Serie B. La Fiorentina su di lui ci punta forte. Ha qualità e fisico per emergere. Il vice Milenkovic sarebbe già in casa, nonostante possa muoversi anche come braccetto.
I presupposti sono più che buoni per avviare una sorta di rivoluzione. Poche volte la Fiorentina di Italiano ha abbandonato la linea a quattro. Quando è successo è servito per gestire il risultato nel finale di qualche gara. Dal primo minuto Quarta, Milenkovic e Ranieri hanno giocato solo nei quarti di finale di Coppa Italia contro il Bologna. E quello fu un esperimento apprezzato, ma mai più riproposto in avvio di partita. Adesso il vento sembra cambiato. Serviranno allenamenti e lavoro per modificare gli automatismi (non solo dei tre centrali), ma il percorso è tracciato.
Alessandro Latini
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