Il super premio in chiave gigliata. Ma quale d’Oro, è meglio il Viola. In palio c’è il Pallone fiorentino . E il primo round lo vince De Gea

Il portiere ha la migliore media voto contando le gare da inizio stagione. Al secondo posto Kean, poi Gosens

di Redazione Sport
31 ottobre 2024
Fiorentina

Tifosi della Fiorentina nei distinti mentre seguono la partita con attenzione e partecipazione

Tempo di premiazioni e Pallone d’Oro, con le polemiche che non sono mancate. Lo spagnolo Rodri del Manchester City ha beffato il terzetto del Real Madrid (Vinicius, Bellingham, Carvajal) che ha deciso di boicottare la serata di gala. Occasione è stata ghiotta anche per guardare in casa Fiorentina, provando ad assegnare un ipotetico Pallone Viola per queste prime tredici partite ufficiali. Una classifica è già fattibile analizzando i voti che il nostro Giampaolo Marchini ha assegnato ai calciatori della Fiorentina di partita in partita su La Nazione.

Premessa. Sono stati presi in considerazione solo i calciatori con almeno 5 presenze da titolare sulle 13 partite (Gudmundsson potrà rifarsi più avanti). Il Pallone Viola, fino a questo momento, va così a David De Gea. Il portiere spagnolo ha una media voto spaventosa di 6,93 in base alle nostre pagelle. Mai sotto il 6, in due serate ha gonfiato la sua media: al ritorno contro la Puskas Akademia (7,5) e chiaramente contro il Milan (9) con una prestazione leggendaria con due rigori parati. Al secondo posto ecco Moise Kean (media 6,79). Il suo risultato è su dodici partite (anziché le otto di De Gea) e dunque vale moltissimo. Continuità di voti alti in pagella impressionante. Sul terzo gradino del podio ecco Gosens con una media di 6,56. E anche per lui la continuità di rendimento è stata notevole fin dal debutto con gol contro il Monza.

La partita contro i brianzoli (la prima a mercato chiuso) segna un prima e un dopo nelle pagelle e negli interpreti. Da quel momento in avanti i voti hanno cominciato pian piano a lievitare fino alla sfida contro la Lazio, poi sono letteralmente decollati nell’ultimo periodo. Per questo al quarto posto della classifica ecco Bove e Cataldi (entrambi a 6,50 di media con due acuti, il primo contro la Roma e il secondo a Lecce). Al sesto posto c’è Adlì (6,37), uno che sta crescendo gara dopo gara. Poi ecco Dodo (6,29) e Comuzzo a 6,20 (come Terracciano). Due certezze che però pagano il pre-Monza. Il brasiliano ha messo insieme qualche insufficienza anche se oggi sta volando. Pietro paga la notte complicata in Ungheria. La corsa non è comunque finita. Si tratta solo della prima tappa con la classifica che aggiorneremo via via fino al termine del campionato.

Alessandro Latini

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