Italiano: "Oggi il furore giusto, grande ambiente con la Fiesole"

L'analisi del tecnico della Fiorentina, che arriva alla sosta di novembre con 20 punti in classifica dopo la vittoria contro il Bologna

di ALESSANDRO LATINI
12 novembre 2023
Vincenzo Italiano allo stadio Franchi durante Fiorentina-Bologna (fotocronache Germogli)

Vincenzo Italiano allo stadio Franchi durante Fiorentina-Bologna (fotocronache Germogli)

Firenze, 12 novembre 2023 - Vincenzo Italiano analizza nel dopo partita la vittoria del Franchi contro il Bologna. Gara decisa dalle reti di Bonaventura e Gonzalez. "Abbiamo battuto una squadra forte, che aveva grande fiducia al contrario nostro. Noi eravamo obbligati a vincere, la fame ed il furore oggi hanno fatto la differenza. Siamo tornati alla vittoria finalmente. Conta la voglia, l'atteggiamento, oggi più che mai conta questo piuttosto che avere il pallone fra i piedi". Avete avuto meno possesso palla oggi... "Però oggi abbiamo aggiunto atteggiamento, voglia di vincere, grande furore agonistico che in altre situazioni in cui avevamo possesso, tiri in porta e corner non avevamo messo e non avevamo vinto. Questo spirito ti porta le vittorie e oggi lo abbiamo aggiunto. Oggi non potevamo non fare risultato, perché queste tre sconfitte erano pesanti. Siamo riusciti a portarla a casa. Si affrontavano due squadre in momenti totalmente diversi: loro sulle ali dell’entusiasmo, noi alla ricerca di questa vittoria, e un po’ si è visto. Però alla fine tre punti, ripartiamo, siamo contenti. Ho chiesto di andare più forte in tutto quello che proponevamo. Soprattutto sulle pressioni, visto che il Bologna è una squadra che palleggia ed è in fiducia. Nonostante quello la voglia di vincere oggi ha fatto la differenza”. Siete dipendenti da Bonaventura e Gonzalez? “Non è un problema aggrapparsi a loro, però nel momento in cui non sono brillanti paghiamo. I giocatori di qualità devi averli sempre in fiducia e consapevoli che possono cambiare le sorti della partite. Quando sono accesi loro due ci permettono di vincere le partite. Il primo gol è stato voluto, cercato, è stato bravo anche Nzola a lavorarla sotto canestro”. Come mai il cambio di Nzola all'intervallo? “Volevo la vivacità di Ikoné, lì non stavamo mettendo in difficoltà il loro esterno e Jhonny è entrato molto bene. Mi ha fatto arrabbiare sull’ultima palla, poteva perdere tempo lavorando col cronometro. Dato che le caratteristiche di Kouame e Nzola sono simili, ho preferito il primo perché molto più fresco, Nzola aveva giocato giovedì facendo 80′. E’ stata una mossa che ci ha fatto procurare rigore”. Un bilancio a metà novembre? "Se avessimo sempre messo in campo quello che avete visto oggi, noi quelle tre partite non le perdevamo sicuramente. Oggi abbiamo aggiunto qualcosa che ci è mancato nelle partite precedenti. Quando non si può vincere non si deve perdere, questo noi non lo abbiamo ancora capito e oggi avremmo qualche punto in più. Questa partita è stata preparato in 18 ore, bravi i ragazzi perché la testa conta tantissimo". Avete giocato con quattro terzini destri diversi... "Quarta non ne vuole sapere di fare il terzino, dà disponibilità ma soffrivamo troppo i loro esterni e ho preferito metterci Biraghi con Ranieri dall'altra parte. Lì a destra abbiamo problemi seri. Parisi lo ringrazio tantissimo, ma contro certi avversari che entrano dentro il campo va in difficoltà. Ci sta di mettere una pezza dalla panchina, per fortuna abbiamo portato a casa il risultato".  Oggi c'era un bel clima allo stadio. "Siamo stati bravi a trascinare lo stadio. La Fiesole è il nostro dodicesimo uomo, contro la Juve ci è mancato quell'ulteriore valore che dà una curva del genere. Contenti di aver regalato a tutta la gente una vittoria così. Se questo è il clima in tutte le partite, tutti insieme si può mettere in difficoltà qualsiasi avversario". Alessandro Latini

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