La necessità di vendere bene. Amrabat e Ikonè, rischio impasse. Due situazioni da risolvere subito. In ballo ci sono circa trenta milioni

Il marocchino vuole lo United, il francese non gradisce i club arabi. La sensazione di una possibile telenovela

di ANDREA GIANNATTASIO -
3 luglio 2024
Amrabat e Ikonè, rischio impasse. Due situazioni da risolvere subito. In ballo ci sono circa trenta milioni

Amrabat e Ikonè, rischio impasse. Due situazioni da risolvere subito. In ballo ci sono circa trenta milioni

Il sospetto è quello di star assistendo a un’insolita partita a scacchi. La Fiorentina - mai come stavolta in versione Regina - tenuta sotto tiro da un Alfiere e da un Cavallo, che ne condizionano di giorno in giorno movimenti e strategie. No, in realtà le pedine non c’entrano nulla eppure se in questa fase del mercato esistono due giocatori che stanno dando la sensazione di tenere in ostaggio il club viola quelli sono Sofyan Amrabat e Jonathan Ikoné, calciatori da tempo con il foglio di via in mano - Raffaele Palladino ha già bocciato ogni ipotesi di una loro permanenza - ma dal futuro ancora incerto.

Un bel guaio per la società di Rocco Commisso, che se da un lato per un eventuale esborso extra budget è autorizzata a muoversi senza dover per forza fare i conti col portafoglio ("Se dobbiamo aggredire subito un giocatore abbiamo l’ok del presidente per poter comprare senza aspettare le cessioni" aveva detto il mese scorso il ds Pradè), dall’altro non può pensare di potare a termine la campagna acquisti senza poter contare sulle risorse economiche che garantiranno gli esuberi.

E tra questi ci sono in prima linea proprio il marocchino e il francese, che oltre a pesare sulle casse del club viola per circa 7 milioni di euro lordi sono gli elementi dai quali la Fiorentina conta di reperire i maggiori introiti da poter reinvestire entro il 30 agosto.

Per quanto diverse in termini economici e contrattuali, le situazioni di Amrabat e Ikoné hanno un forte punto in comune. Ovvero che le uniche richieste fin qui arrivate sul tavolo dell’area tecnica viola per i due giocatori arrivano da località ai confini del calcio che conta: per il mediano si è (da tempo) fatto avanti il Galatasaray in Turchia mentre sull’esterno è aperto un braccio di ferro tra due realtà del mondo qatariota, l’Al Duhail e l’Al Arabi.

E dove sta, quindi, lo scacco alla Regina? Nel fatto che fino a questo momento né "Sofy" né "Jorko" sono intenzionati a dire addio al Vecchio Continente per trasferirsi in un secondo o addirittura in un terzo mondo calcistico, al netto di ingaggi faraonici che farebbero vacillare chiunque.

Amrabat, ad esempio, ha già fatto intendere alla Fiorentina di voler restare in Premier League (anche se il Manchester United, che pure ha inserito l’ex Verona nella rosa a sua disposizione togliendo gli svincolati Varane, Williams e Martial, non pare disposto a pagare i 20,5 di riscatto sul conto del classe ’96 il cui contratto coi viola - salvo opzione in vigore per l’anno successivo - scadrà peraltro nel 2025) mentre Ikoné non sembra del tutto convinto dell’opzione araba. Sulle spine resta così la Fiorentina, che per i due giocatori conta quanto prima di guadagnare almeno 30 milioni di euro.

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