La verità di Cataldi. "Sì, eravamo bloccati. Ma Edoardo tornerà»
Il centrocampista: "Troppi errori, in campo non eravamo i soliti". Palladino: "Dopo domenica c’è stato un contraccolpo psicologico".

Palladino, anche lui provato da quanto accaduto a Bove
Tirato in volto, non sono stati giorni facili neanche per lui. Raffaele Palladino non ha nemmeno troppa voglia di commentare una serata storta. Nata male e finita peggio a causa di un paio di errori banali dei suoi.
"Quando succedono cose così importanti emotivamente è ovvio che ci sia un contraccolpo fisiologico. Abbiamo passato tre giorni con questo pensiero di Edoardo, adesso lo lasciamo tranquillo con la sua famiglia, ma in campo oggi abbiamo sbagliato cose che non sbagliamo di solito. Poi c’è una partita giocata anche bene, nel secondo tempo l’abbiamo ripresa senza sfruttare tutte le occasioni che abbiamo creato. Alla fine la lotteria dei rigori ci ha visti sconfitti. Ci dispiace avere abbandonato la Coppa Italia, ci tenevamo". Due uscite sbagliate, due gol presi. "Gli episodi decidono le partite. Noi al primo abbiamo preso gol su quella pressione alta su Quarta. Sono stati più cinici di noi. Anche nel primo tempo abbiamo creato tanto con la traversa di Moise e l’occasione di Sottil. Mi è sembrata una partita storta, non lo dico mai per non creare alibi ma mi è parsa stregata". Palladino chiarisce poi sui portieri ("giovedì giocherà Martinelli, domenica De Gea") e su Gudmundsson ("l’infortunio è stato tosto, dobbiamo essere bravi a centellinarlo").
In sala stampa è intervenuto anche Danilo Cataldi. "Non è stato facile. Ci siamo presi un giorno di pausa lunedì, perché quello che è successo ti tocca. Abbiamo preparato la partita e nel primo tempo un po’ si è visto che eravamo bloccati, non eravamo i soliti. Usciamo per dei nostri errori, dobbiamo accettarlo. Bove? Di Edo si è parlato tanto, è un ragazzo che ci tiene a non stare troppo al centro dell’attenzione. Posso dire che sta bene, sono convinto che tornerà ad indossare la maglia della Fiorentina. Ci siamo legati, ha valori importanti ed è un ragazzo d’oro. Sono sicuro che lo riabbracceremo presto".
Alessandro Latini
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