Pari a reti inviolate al Bentegodi: Verona-Udinese 0-0. Espulso Serdar
Nessun gol al Bentegodi, ma una traversa di Atta nel finale e l'espulsione di Serdar: punto salvezza per gli scaligeri, friulani nella parte sinistra della classifica
Verona, 4 gennaio 2025 – L'Udinese sbatte su Montipò e sulla traversa. I friulani non sfruttano la superiorità numerica negli ultimi venti minuti, espulso Serdar, e il bolide di Atta è deviato da campione da Montipò, poi la traversa fa il resto. Lo zero a zero va bene agli uomini di Zanetti, vista l'inferiorità, sta un po' stretto ai bianconeri che non hanno trovato la qualità giusta per portarsi via i tre punti e prendere grande slancio verso la zona Europa. In ogni caso, entrambi gli allenatori possono essere soddisfatti della prestazione dei rispettivi giocatori. Esordio per il neo tesserato Solet.
Primo tempo di falli
Zanetti sceglie ancora la coppia Tengstedt-Sarr, già vista a Bologna, mentre Runjaic lancia subito Solet in difesa con Thauvin e Lucca davanti. Si parte con grande agonismo, duelli in ogni zona del campo e fisicità ben presente in entrambi gli schieramenti. La prima occasione è per l’Hellas con una botta di Serdar che costringe Sava a deviare in angolo. Meglio i padroni di casa in avvio, con buona intensità, trame in verticale discrete e un baricentro alto efficace, ma l’Udinese è tosta, fisica e ha gamba per la ripartenza, così Thauvin non riesce ad agganciare in area una splendida invenzione di Ehizibue. Si poteva fare meglio. Salgono di colpi i friulani dopo il primo quarto d’ora e con una rubata offensiva di Karlstrom viene innescato lo stop il tiro di Lucca, ma l’attaccante cicca il pallone sulla girata. Squillo Verona al 18’ su sviluppi da corner quando Serdar spara il destro a giro che Solet devia di quanto basta per far sfilare la palla a lato del palo.
L’Udinese è comunque pericolosa quando si avvicina dalle parti dell’area di Montipò ed è Thauvin a seminare scompiglio con una serpentina che non si concretizza. La fase centrale è invece decisamente più brutta, sale il numero di falli, soprattutto dell’Hellas, tra le più fallose del campionato, e così la strada verso l’area è preclusa da entrambe le parti.
Le occasioni, di fatto, latitano. Succede ben poco, anzi è l’arbitro Dionisi a dover intervenire più volte, anche con i cartellini, per tenere a bada qualche irregolarità di troppo. Così, il primo tempo scorre via senza grandi emozioni, molte imprecisioni e gioco spezzettato. Solo al 38’ arriva un episodio da segnalare, con un tocco di mano di Ehizibue in area, che Dionisi vede da rigore, ma l’azione è viziata da un offside di Bradaric che salva i friulani. Servono i piazzati per avere una occasione degna di nota, la crea Thauvin con una punizione al 40’ che Montipò spegne in angolo. Il primo tempo è tutto qui e giustamente termina sullo zero a zero.
Secondo tempo
La ripresa si apre con una grande occasione per il Verona, grazie a un erroraccio di Payero che spalanca l’area a Tchatchoua, lesto a servire Tengstedt ma l’esterno destro è debole e facile preda di Sava. Brivido. Risponde l’Udinese pochi minuti dopo con una splendida palla di Thauvin per il destro sl volo di Lovric che trova l’opposizione di Montipò. Sbanda il Verona e i friulani sprecano al 53’ quando Dawidowicz combina un pasticcio in area ma Kamara spara alle stelle il destro da posizione favorevolissima. Fioccano le chance per gli ospiti: destro di Lucca, c’è ancora Montipò. Zanetti deve cambiare qualcosa e opta per Mosquera al posto di uno spento Sarr. Le due squadre si allungano e a volte si crea confusione, tra passaggi sbagliati e preventive in ritardo, così la partita sembra aprirsi con spazi da una parte e dall’altra. Il Verona si vede con una punizione a giro di Suslov deviata in angolo da Sava e con una mischia furibonda che Mosquera e Tchatchoua non riescono a risolvere. Verso il 70’, decide allora di cambiare pure Runjaic Atta e Ekkelenkamp per Payero e Lovric. Il match resta combattuto, nessuna delle due riesce a prendere il sopravvento, ma almeno ci sono maggiori emozioni rispetto al primo tempo e c’è la sensazione che prima o poi il gol possa arrivare.
Al 70’ spaccato sbuca la testa di Lucca, imperioso stacco su cross di Kristensen con Montipò a togliere la palla dalla rete. Un minuto dopo l’episodio da moviola: Serdar, già ammonito, interviene da tergo su Ekkelenkamp e si prende il secondo giallo e, di conseguenza, il rosso. Zanetti corre ai ripari e va con Belahyane al posto di Tengstedt per mettere un mediano in più. I bianconeri, ovviamente, provano a vincerla e schiacciano l’Hellas, che ha il solo Mosquera isolato davanti, e Runjaic inserisce un Sanchez in più che è l’opzione per aumentare il peso offensivo della squadra. La chance ce l’ha Thauvin, sul mancino smarcato da Lucca, ma il tiro è impreciso e alto. Uno spreco. Gli ultimi venti minuti sono di possesso friulano, ma il Verona riesce a chiudere bene i varchi centrali concedendo solo qualche sfogo in fascia, il tutto mentre Zanetti fa gli ultimi cambi con Daniliuc e Magnani per difendere il pareggio. Il finale vive del forcing degli ospiti per provare a tornare con i tre punti, e qualche ambizione europea, così c’è spazio anche per Iker Bravo per cercare qualche spazio in zona centrale. La missione quasi riesce all’86’ con un siluro di Atta che si stampa in pieno sulla traversa dopo una straordinaria parata di Montipò. E’ l’ultima occasione della partita. L’Udinese può rimproverarsi di non aver avuto la qualità necessaria per vincerla e sale a 25 punti, al Verona può andare bene così vista l’inferiorità e i 19 punti, più 5 sul Cagliari terzultimo, sono comunque utili.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su