Il bilancio E’ la migliore Vis vista in serie C

I numeri dicono che tra i 22 tornei disputati in terza serie, questo, assieme al girone di andata di Colucci, è al top di rendimento

di Redazione Sport
7 novembre 2024
I numeri dicono che tra i 22 tornei disputati in terza serie, questo, assieme al girone di andata di Colucci, è al top di rendimento

I numeri dicono che tra i 22 tornei disputati in terza serie, questo, assieme al girone di andata di Colucci, è al top di rendimento

Scavallato il primo terzo di campionato, la Vis di Stellone vanta già una produzione notevole. In fatto di punti dopo 13 giornate, la squadra attuale a quota 22 (6° posto) risulta fin qui la migliore in 22 stagioni nella serie C d’elite, alla pari della Vis di Colucci (2017-18), che chiuse l’andata a

29 per poi crollare nel ritorno. La vittoria contro il Pescara – era dal 2003-04 che la Vis non batteva una capolista – in qualche modo certifica uno status raggiunto, perché certi risultati non arrivano per caso. A differenza delle ultime stagioni, quando i punti arrivano prevalentemente contro squadre di bassa classifica, la Vis attuale è in grado di giocarsela con tutti.

Ha già affrontato tutte le squadre che la precedono o la affiancano, contro le quali ha raccolto 7 punti: vittorie con Arezzo e Pescara, pari con Entella, sconfitte con Torres, Ternana e Campobasso. Con le altre è imbattuta: 4 vittorie, 3 pareggi.

La qualità di gioco si riflette nei numeri: terzo attacco (19), quinta difesa (12), quinta differenza reti (+ 7). Dieci giocatori diversi in gol (meglio hanno fatto solo Ternana e Torres con 11), marcature distribuite nei tre reparti: 8 attacco, 6 centrocampo, 5 difesa. Poi ci sono le voci tanto care a mister Stellone, ovvero la capacità di attaccare la porta avversaria, che la pongono ai primi posti nel girone. Il salto rispetto all’ultima stagione è evidente: 10 punti in più, + 12 in fatto di differenza reti (da - 5 a + 7), 10 conclusioni di media a partita contro le 8 scarse della scorsa stagione, 5,4 calci angolo di media contro 4. Fin qui, siamo ben oltre le previsioni di inizio stagione, anche se il campionato è ancora lungo e servirà battere il chiodo ogni settimana. Un altro obiettivo si può dire decisamente alla portata: la valorizzazione dei giovani, Palomba e Okoro su tutti. Significa creazione di plusvalore, il che accresce la credibilità della società verso i club più importanti. Ora sono attese conferme, a cominciare dalla sfida di domenica in casa della Pianese, matricola terribile che in casa ha conquistato 11 dei suoi 17 punti.

Sul piano squisitamente emozionale, per la prima volta dal ritorno in serie C, se si escludono alcune parentesi della gestione Di Donato (quando subentrò salvando la squadra), Colucci (ma solo nel girone di andata) e Banchini (pur nella difficoltà ad esprimere la mole di gioco in quota gol) è la prima volta che dalla tribuna si ha la sensazione di una squadra padrona del proprio destino e che può disporre della partita a proprio piacimento, ovvero sviluppare la propria trama a prescindere da chi c’è davanti e con le potenzialità per fare propria la contesa. Un merito che, al di là dei singoli e del gruppo, va ascritto a un allenatore come Stellone, capace di sistemare le pedine al posto giusto e, spostandoli di ruolo, di trasformare in meglio i giocatori sfruttandone i pregi e oscurandone i difetti. Quando si dice che un allenatore può fare la differenza.

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