Il futuro della Recanatese: "Le basi sono solide"

De Angelis, tecnico delle rappresentative regionali: "Melchiorri e Sbaffo sono giocatori che fanno gol, non è mai semplice trovare le punte".

31 dicembre 2023

La Recanatese ci sta dando dentro di brutto in vista della ripresa: ieri doppia "razione", oggi nuova seduta iniziando a mettere, nel mirino, la trasferta di Sassari dove dovrebbero già esserci delle novità nell’organico. Sul campionato, giunto al giro di boa, ecco l’opinione di Gianluca De Angelis, uno dei tecnici delle rappresentative regionali e, nel recente passato, sulle panchine di Montegiorgio e Castelfidardo ed a Fermo come componente dello staff tecnico.

Che giudizio complessivo si può dare di una squadra che ha messo insieme 23 punti, tra una difficoltà e l’altra?

"Credo che sia in linea con le aspettative, anzi forse sono andati anche oltre. È un girone molto complesso e il secondo anno di Lega Pro è sempre più difficile. Non penso che nell’ambiente qualcuno si fose fatto illusioni: era impensabile che la squadra tenesse il ritmo delle prime anche se dopo le vittorie di Rimini e Pescara si poteva pensare in grande. C’è da pensare alla salvezza e ci sarà da sudare".

Anche per la concorrenza con la quale si dovrà fare i conti.

"Non ritengo che Juve e Spal facciano parte del gruppo destinato alla sofferenza. Leggo di nomi altisonanti che potrebbero arrivare a Ferrara dove si parla di Inglese, Dionisi e Paloschi. Temo che nella bagarre, oltre alla Fermana, potranno essere coinvolte altre marchigiane".

Ancona compresa? Una piazza che conosce benissimo con quasi 130 presenze negli anni ruggenti di Longarini.

"Come tifoseria meriterebbe di stare tra le prime sei, invece noto che hanno un po’ perso la freschezza e l’entusiasmo che li aveva contraddistinti. È dura anche per Colavitto, ha mani una squadra che non ha contribuito a costruire".

Tornando in casa giallorossa qualche rinforzo di qualità è indispensabile: una considerazione che trova un po’ tutti d’accordo.

"Intanto si parte dal fatto che in organico c’è gente che fa gol. È un bel vantaggio avere Sbaffo o Melchiorri che possono risolverti anche le situazioni più complicate. Centrocampisti e difensori si trovano: punte di razza è molto più difficile scovarle".

Anche per il suo incarico lei è molto attento ai giovani: ce ne sono di futuribili?

"Restando alla Recanatese mi è piaciuto molto Prisco che ha appena 19 anni. Gioca davanti alla difesa, dimostra sempre lucidità ed ottima visione di gioco. Poi dico Pistolesi, un 2005 della Fermana che ho avuto e che al tempo aveva molte richieste da compagini Primavera di A, ma in Lega Pro i marpioni servono come il pane".

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