Barella, obiettivo Olimpico. L’Inter ritrova il suo totem

Parziale allenamento coi compagni per il centrocampista reduce da infortunio. Oggi tornano gli azzurri tra cui Frattesi che avrà una maglia in Champions.

di MATTIA TODISCO -
16 ottobre 2024
Barella, obiettivo Olimpico. L’Inter ritrova il suo totem

Nicolò Barella, centrocampista dell’Inter, fermo per infortunio a causa di una distrazione al retto femorale della coscia destra che lo ha colpito dopo il derby

Il rientro è graduale, scaglionato per prudenza. Nicolò Barella morde il freno, dopo aver saltato le ultime tre partite con l’Inter e due in azzurro, ma da ieri è tornato parzialmente ad allenarsi in gruppo (come farà anche oggi) e da domani dovrebbe completare definitivamente il rientro. Non ci fosse stata la nazionale, avrebbe corso il rischio di mancare ancora più gare. Ben venga, per Inzaghi, la sosta in cui l’Italia ha dimostrato di avere sufficienti risorse per incamerare prestazioni e punti, così come ha fatto l’Inter battendo Udinese, Stella Rossa e Torino senza il suo vice-capitano. Eppure, per Spalletti come per Inzaghi, è ovvietà che un posto per Barella si troverà.

In attesa di capire chi farà un passo indietro in azzurro, all’Inter sarà Frattesi a rimettersi la pettorina. Sempre pronto all’occorrenza (il gol da subentrato è una delle specialità della casa), comincerà nella “sua“ Roma dalla panchina e poi comincerà dal 1’ il confronto di Berna contro lo Young Boys. Sul sintetico svizzero, che la comitiva saggerà a partire da martedì per prendere confidenza con il particolare manto erboso, è sconsigliabile dare minuti in abbondanza a chi è reduce da guai fisici o ha muscoli sovraccaricati. Inoltre, piazzata nel mezzo tra Roma e Juventus, la sfida agli elvetici è quella in cui presumibilmente Inzaghi farà sei o sette cambi rispetto al campionato.

Dal canto suo Frattesi sta facendo tutto il possibile per prendersi spazio. È a otto gol con l’Italia in ventitré presenze, ancora uno e riprenderà l’illustre concittadino Francesco Totti, a cui di partite in azzurro ne sono servite cinquantotto. Un dato che inquadra le qualità da centravanti mancato del centrocampista, cercato proprio dai giallorossi (con la cui casacca addosso è cresciuto nelle giovanili) poche settimane prima dell’inizio della Serie A e trattenuto dalla dirigenza interista senza nemmeno accettare di sedersi a un tavolo a discutere.

Per quanto Barella resti il titolare indiscusso nel ruolo di mezzala destra, in via della Liberazione conoscono il valore di Frattesi, così come hanno potuto apprezzare (in nazionale più che con l’Inter) la capacità di sposarsi bene con Barella, affinità che tornerà molto utile soprattutto una volta che l’eterno Mkhitaryan avrà ceduto il passo. L’armeno sfida il tempo e i suoi 35 anni. Nelle ultime partite ha ripreso a marciare coi ritmi forsennati che hanno caratterizzato la stagione scorsa, ma nessuno è eterno, particolarmente se sollecitato da un calendario come quello che attende i club di rango come l’Inter. Campionato e Champions si susseguono continuamente, a dicembre ci sarà anche la Coppa Italia e a gennaio la Supercoppa Italiana. Uno come Frattesi, da oggi di nuovo al centro sportivo con Bastoni, Dimarco e tutti gli altri nazionali (tranne Lautaro e Taremi attesi solo domani) è un lusso che pochi possono permettersi.

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