Inzaghi applaude l’Inter: "A Cagliari approccio perfetto. Thuram avrebbe meritato il gol"

Le parole del tecnico dopo il successo un Sardegna. Dumfries non nasconde le ambizioni: “Vogliamo lo scudetto e la seconda stella”

di FILIPPO MONETTI -
29 agosto 2023
Simone Inzaghi è soddisfatto per la vittoria a Cagliari

Simone Inzaghi è soddisfatto per la vittoria a Cagliari

Cagliari, 29 agosto 2023 – L'Inter vince e convince anche nella seconda sfida di campionato. I nerazzurri si impongono in Sardegna per 0-2 sul campo dei rossoblu di Cagliari, grazie ai gol di Denzel Dumfries e Lautaro Martinez. Gioisce ai microfoni di Dazn il mister dell'Inter Simone Inzaghi, che si dice felice e soddisfatto del risultato ottenuto. "I ragazzi sono stati davvero molto bravi - esordisce l'allenatore dei milanesi - abbiamo interpretato la partita bene fin dal primo minuto. Avevo chiesto un approccio importante, avevamo di fronte una neopromossa che al debutto aveva fatto molto bene. Giocavano in casa davanti a questo pubblico, dopo la promozione. Serviva una partita serie e organizzata ed è quello che abbiamo fatto, sono molto contento di quello visto in campo".

Si è poi parlato dell'importanza degli esterni nel gioco moderno. "Gli esterni sono importantissimi in generale, poi a seconda del sistema che un allenatore sceglie - afferma il tecnico interista - di mettere in campo, possono essere più o meno determinanti al fine del risultato. Noi abbiamo dei ragazzi molto bravi, che in determinati momenti di gioco, possono all'occorrenza trasformarsi in seconde punte e aiutare la fase offensiva".

Il discorso si è poi spostato su Marcus Thuram. Il francese, figlio d'arte, si è messo in mostra realizzando il suo primo assist in carriera in Serie A. L'integrazione con il sistema di Inzaghi è andata rapidamente a buon fine. Il tecnico infati incensa le qualità del classe 1997. "Sono molto soddisfatto - dice Inzaghi - di quanto fatto da Thuram. È arrivato da quaranta giorni, ma fin da subito ha lavorato molto seriamente. Si è inserito rapidamente e ha subito legato con i compagni, capendo il sistema di gioco. È molto intelligente, sa leggere bene il campo, sa quando attaccare la profondità e quando invece venire a dare una mano e dialogare con i centrocampisti. Stasera mi sarebbe piaciuto vedergli fare un gol perché lo avrebbe davvero meritato per tutte le cose giuste fatte".

Impossibile non parlare anche di mercato, con la Roma che oggi avrebbe chiuso per il ritorno in Italia di Lukaku. "Per quanto riguarda Lukaku - afferma l'ex tecnico del bomber belga - la Roma ha fatto un ottimo acquisto. Romelu è un ottimo giocatore che tutti quanti conosciamo, ne guadagna il calcio italiano. Per il resto io sono soddisfattissimo della mia Inter, del gruppo che ho e che seguo. Spero possiamo toglierci grandi soddisfazioni anche quest'anno. Lautaro? In questi due anni erotti che sono qui all'Inter è sempre andato in crescendo. Sono due anni che continua a migliorare e a crescere, lui viene responsabilizzato e si cala alla perfezione nel modo che abbiamo di interpretare il nostro calcio. Deve continuare in questo modo, ma sono sicuro che lo farà".

L'allenatore dell'Inter ha infine parlato delle differenze con la squadre che lo scorso anno ha raggiunto la finale di Champions League. "Non so se la squadra sia più forte - dice Simone Inzaghi - ma questo è l'augurio. Abbiamo cambiato tanto: ben 10 giocatori. Per me e il mio staff il cambiamento è stata una sfida e sono molto soddisfatto, perché nonostante i tanti cambi fatti, sembra sempre di vedere un'Inter organizzata con i propri principi di gioco, a prescindere dai protagonisti".

Ranieri: "La mia carriera nei club finirà a Cagliari"

Proprio come il collega della squadra nerazzurra, anche Claudio Ranieri è intervenuto nel postpartita di Dazn nella trasmissione "Supertele", condotta da Pierluigi Pardo. Ai microfoni dei cronisti, il tecnico ha fatto i complimenti alla propria squadra, riconoscendo come contro questa Inter, ci fossero poche possibilità di successo. "Il primo tempo - dice Ranieri - è stato nettamente nelle loro mani. Noi abbiamo provato a fare qualcosa, facendo fin troppo confusione. Nella ripresa loro sono andati in gestione e noi abbiamo avuto qualche fiammata. Buon per noi, i ragazzi hanno scoperto la Serie A contro una squadra che lotterà per vincere il campionato. Io non posso dire nulla ai miei giocatori, quando hai contro una squadra molto più forte della tua bisogna saperlo riconoscere. Noi conoscevamo i loro movimenti, ma non siamo riusciti a fare nulla".

Il tecnico ha continuato la propria analisi della partita raccontando alcuni fattori chiave del match, complimentandosi con la propria formazione per lo spirito con cui ha affrontato l'incontro odierno. "Questa squadra ha un grosso carattere - afferma il tecnico romano - e un forte sentimento di appartenenza all'isola. Dobbiamo conoscere ancora la Serie A al meglio. Possiamo essere battuti, ma non dobbiamo uscire sconfitti. Oggi abbiamo sfidato una finalista di Champions League, giocatori che si trovano a memoria e giocano a 2-3 tocchi. Abbiamo provato a porre rimedio, ma nel primo tempo non ci riuscivamo. Nell'intervallo ho chiesto ai ragazzi di restare compatti e provare a fare la nostra partita, quando l'Inter ci concedeva spazio. Devo dire che i ragazzi sono stati diligenti, con il centrocampo a tre abbiamo parzialmente sopperito alla loro superiorità tecnica".

Dal futuro personale, a quello del proprio Cagliari, fino al calciomercato. Sull'ultima parte di intervista, il tecnico ha discusso di come potrebbe essere il proprio domani, raccontando anche di cosa si aspetta dalla stagione dei propri ragazzi, aprendo anche al possibile ingaggio di Andrea Petagna. "L'ho detto, la mia carriera si interromperà, come squadre di club: mi sembra bello aver iniziato e finire qui. Non so quando, ma succederà qui. Se poi arriverà una nazionale che mi piace ci andrò. Quella araba? Onestamente non ci sarei andato, mi piace avere stimoli differenti dai soldi. Per il Cagliari vedo una squadra che vuole lottare, vuole salvarsi e lotteremo insieme ai tifosi per riuscirci. Mercato? Sono soddisfatto perché stiamo concludendo tutte le operazioni che sono al momento in piedi. Tutti i ragazzi che sono venuti qui hanno giocato bene, Petagna mi piace perché è un grande centravanti, molto fisico. Se viene sa che viene a lottare in una squadra che ha necessità di fare bene. Con noi potrebbe lottare per riconquistare anche la Nazionale".

Dumfries: "Lo scudetto è il nostro primo obiettivo"

Anche Denzel Dumfries, autore del gol del vantaggio interista e tra i migliori nel match odierno, è stato ospite ai microfoni di Dazn. Il giocatore ha raccontato di come Inzaghi urli sempre sulla fascia e lo spinga a dare il meglio: "L'allenatore è sempre molto acceso sulla fascia. È un motivatore, ti spinge ad attaccare a spingere. Ogni tanto però non lo ascolto perché urla davvero tanto. Mi piace il suo atteggiamento, però quando gioco sull'altra fascia sono più contento, così non lo sento urlare (scherza ndr)".

Si è poi parlato dell'intensità del pressing nerazzurro, con i palloni recuperati che spesso vengono tramutati rapidamente in azioni offensive. "Ci alleniamo molto - dice l’esterno - sulla fase di palla persa. Vogliamo attaccare fin da subito gli avversari quando recuperano il possesso e una volta che glielo strappiamo, l'obiettivo è cercare di arrivare in zona da gol il più rapidamente possibile. Lo scudetto - conclude Dumfries - è ovviamente il nostro primo obiettivo quest'anno. La scorsa stagione abbiamo fatto grandi cose in Champions League, ma vogliamo cucire sul petto la seconda stella”.

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