Inter-Lazio 2-2: Pedro stoppa il sorpasso in vetta dei nerazzurri

I nerazzurri avanti due volte con Bisseck e Dumfries, ma la doppietta dello spagnolo non permette ai nerazzurri il sorpasso in classifica sul Napoli

di FILIPPO MONETTI
18 maggio 2025
Giocatori interisti esultano per il pareggio con la Lazio

Giocatori interisti esultano per il pareggio con la Lazio

Milano 18 maggio 2025 - Bisseck e Dumfries danno l'illusione di poter arrivare all'ultima giornata con il destino dello scudetto in mano, ma Pedro infrange i sogni nerazzurri. A San Siro finisce con uno spettacolare 2-2 la sfida tra Inter e Lazio. I ragazzi di Inzaghi vanno avanti due volte, con le reti del difensore e dell'esterno, ma la doppietta dell'eterno campione spagnolo tiene in vita il sogno Champions dei biancocelesti, a dispetto dei meneghini.

Primo tempo

Per questa sfida cruciale contro la Lazio, Inzaghi sceglie la migliore squadra possibile. Davanti a Sommer la linea a tre è composta da Bisseck, Acerbi e Bastoni. Dumfries corre sull'esterno di destra, mentre Dimarco è sulla fascia opposta. Barella. Çalhanoglu e Mkhitaryan sono i tre a centrocampo. In avanti Thuram agisce in coppia con Taremi. Senza capitan Zaccagni, Dia agisce sulla corsia di sinistra in trequarti, con Vecino al centro e Isaksen a destra alle spalle di Castellanos. In mediana si conferma la coppia Guendouzi e Rovella, mentre in difesa torna titolare Nuno Tavares, schierato a sinistra, con Marusic a destra. Davanti a Mandas la cintura difensiva è composta da Gila e Romagnoli.

Nei primi minuti meglio la Lazio, in un San Siro rovente, dove ogni tocco di palla è accompagnato dalla voce dei tifosi. L'Inter non riesce a ingranare, ritmi bassi e palleggio sterile per i nerazzurri. Le poche accelerazioni arrivano con i lanci lunghi, ma la difesa biancoceleste gestisce sempre molto bene i palloni vaganti. I ragazzi di Baroni invece sono molto efficaci quando riescono a innescare con rapidità le proprie frecce offensive, ma in generale i problemi sono pochi anche dalle parti di Sommer

La partita non offre molti spunti. La Lazio nella prima metà del primo tempo è migliore nella gestione del pallone e guadagna una piccola superiorità territoriale. La difesa interista soffre, ma riesce sempre a contenere tutti i pericoli. A livello agonistico i contatti non mancano, ma la partita rimane molto regolare da entrambe le parti. Cresce però l'Inter e al 30' arriva anche il primo tiro in porta di tutto il match. Ci prova Dimarco con un mancino molto potente, respinto bene da Mandas, il quale è attento su questo pallone. L'occasione sembra però dare spinta alla squadra di casa, infatti si alza il baricentro di pressione interista, portando anche al primo cartellino giallo, ammonizione che arriva per Çalhanoglu, per proteste reiterate, dopo due fischi non graditi al turco.

La Lazio però non si fa schiacciare e in velocità riesce a creare non pochi problemi per i nerazzurri. Al 42' è necessario un intervvento mostruoso da parte di Sommer per salvare la propria porta. Isaksen infatti viene lanciato in maniera meravigliosa da Dia. Il danese semina la difesa e si trova da solo contro l'estremo difensore svizzero, ma si fa murare al momento della conclusione dal numero 1 nerazzurro. Intervento fondamentale quello di Sommer, perché nell'unico minuto di recupero, dopo il giallo per Castellanos, arriva il gol del vantaggio per l'Inter. Sugli svigluppi di corner infatti Dimarco viene murato, Bisseck però riesce ad arpionare il pallone in area e a calciare in porta con un sinistro violento soto la traversa. Mandas non può farci nulla: è 1-0 nerazzurro a primo tempo quasi scaduto, un gol dal peso specifico elevatissimo per l'Inter, che chiude avanti la prima frazione.

Secondo tempo

Nessun cambio all'intervallo, la gara riprende con gli stessi ventidue protagonisti del primo tempo. Prova a partire forte la squadra di Baroni nel tentativo di recuperare lo svantaggio patito nel finale di primo tempo. Due buoni tentativi da parte dei biancocelesti nei primi tre minuti, entrambi però murati dalla difesa interista. Così il tecnico laziale prova allora a cambiare registro e si gioca la carta Pedro al 52' per Isaksen, la risposta di Inzaghi invece è affidata a Correa, uno dei tanti ex di questa sfida, che rileva Taremi.

Proprio come nel primo tempo, le occasioni non fioccano, in compenso c'è tanto agonismo fin da subito. Esagera però Gila al 61' e si guadagna il terzo cartellino giallo della gara, il secondo per i biancocelesti. Altri cambi, uno per parte: dentro Carlos Augusto per Dimarco in campo interista, dentro invece Hysaj per Nuno Tavares in casa capitolina. La Lazio spinge sull'acceleratore e al 69' costruisce la sua seconda grande occasione della gara. Questa volta a operare il lancio verticale è Castellanos per Dia: il suo tentativo però è largo di pochissimo sull'uscita ancora perfetta di Sommer a chiudere lo specchio.

È però il momento della Lazio, e al 72' arriva anche la rete del pareggio. Azione lunga da parte dei capitolini: il primo pallone dentro di Hysaj è respinto, ma i laziali tengono vivo, Guendouzi tocca per il tiro da fuori di Marusic. Devia Dumfries, regalando così il pallone a Vecino: sponda per Pedro e gol del pareggio. Chiffi inizialmente annulla per offside da parte dei gicoatori della Lazio, ma dopo una lunga revisione al Var convalida la rete dei laziali. Gelato San Siro, è 1-1 e tutto da rifare per l'Inter.

Sembra un momento di difficoltà per i padroni di casa, ma la forza mentale di questa squadra è davvero tantissima. A rete subita infatti, nemmeno dieci minuti per rivedere i nerazzurri avanti nel piunteggio. Viene ammonito Romagnoli per un intervento in scivolata ai danni di Thuram. Sulla battuta dal lato corto va Çalhanoglu, il quale trova sul secondo palo il colpo di testa vincente di Dumfries, per il 2-1 interista. L'olandese però non è pago e due minuti dopo ha la chance anche per fare il tris, ma il suo tentativo colpisce solo l'esterno della rete. 

La Lazio non è ancora battuta, con un pizzico di disperazione la squadra di Baroni si spinge in avanti a caccia del pari e al 90' arriva l'occasione vincente. Sul tentativo laziale, Bisseck tocca prima con il petto, poi con il gomito, allargando leggermente il braccio. Inizialmente non viene assegnato nulla, ma dopo una lunga revisione al Var, seguita da on-field review di Chiffi, che assegna il penalty ai biancocelesti. Prima della revisione vengono per altro espulsi i due allenatori, arrivati a un accesissimo diverbio sulle due panchine. Sul dischetto però non si fa condizionare Pedro, semplicemente glaciale. Lo spagnolo incrocia con un destro potente e preciso, dove Sommer non può fare nulla, nonostante l'intuizione del portiere svizzero. A San Siro è 2-2 in una partita bellissima in termini di emozioni.

I sette minuti di recupero cominciano con gli ingressi di Arnautovic, Zalewski e Zielinski, per Çalhanoglu, Bastoni e Mkhitaryan. Proprio l'austriaco ha ben due occasioni clamorose per portare in trionfo i nerazzurri. Sulla prima non riesce a impattare il pallone da pochi passi, sulla seconda ci riesce, ma il suo gol è viziato da un offside in partenza, dopo il tocco di Carlos Augusto. Nel mezzo Castellanos non incide con il destro, mentre in casa laziale è il momento di Gigot per un Gila distrutto. Il forcing finale è tutto di marca interista, ma non c'è più tempo. Al 100' Chiffi fischia tre volte e decreta la fine della gara a San Siro. Pareggio per 2-2 amaro per l'Inter, che aveva la chance di tornare in vetta al campionato, ma Pedro due volte ha rimontato i nerazzurri, costringendoli così a sperare in un altro passo fasso del Napoli, per vincere il titolo.

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