Juve, dodici risultati utili consecutivi, ma l’Inter…

Giuntoli incassa un no per De Paul e punta Hojbjerg

di MANUEL MINGUZZI
26 dicembre 2023
Rodrigo De Paul

Rodrigo De Paul

Torino, 26 dicembre 2023 - La Juve sta provando a tenere aperta la lotta Scudetto, ma l’Inter appare in grado di arginare ogni tentativo. Dopo aver risposto due volte al sorpasso momentaneo, la squadra di Simone Inzaghi ha placato l’ardore bianconero grazie ad una serie consecutiva di risultati. Entrambe le squadre hanno accelerato e infatti si sono staccate dal resto del gruppo ed entrambe lo hanno fatto dopo una sconfitta con il Sassuolo. I neroverdi, ora pericolosamente invischiati nella lotta salvezza, hanno battuto tutte e due a settembre, in casa la Juve con un rocambolesco 4-2, a San Siro l’Inter in rimonta, sempre con uno straordinario Berardi. Da lì in avanti Inter e Juve hanno cambiato passo e infatti ora la terza, il Milan, è ben staccata e la Juve ha dieci punti di vantaggio sulla quinta in quella che dovrebbe essere la lotta alle posizioni Champions. Il 23 settembre è la data dell’ultima sconfitta della Juve in campionato, cioè proprio al Mapei Stadium contro il Sassuolo per 4-2 anche con l’incredibile autogol di Gatti con Szczesny fuori dalla porta. Successivamente sono arrivati 12 risultati consecutivi in campionato con 9 vittorie e 3 pareggi, blindando la porta con 15 gol fatti e solo 5 subiti, ma tutti questi sono arrivati nell’ultimo mese e mezzo. Nonostante questo ruolino di marcia interessante, l’Inter ha risposto da grande squadra con sedici risultati utili totali, compresa la Champions League, di questi undici in campionato con nove vittorie e due pareggi (Bologna e Juve) con 26 gol segnati e 5 subiti. Non a caso i nerazzurri sono miglior difesa con soli 7 gol subiti in Serie A. Insomma, per costanza di rendimento, forza, capacità di blindare la propria porta tutte e due le formazioni hanno ampiamente meritato la classifica che hanno e per le altre rientrare sarà durissima.

No Atletico per De Paul

Prosegue, non senza difficoltà, la ricerca del mediano per gennaio. Come anticipato nei giorni scorsi il preferito di Max Allegri per capacità tecnico-tattiche è Rodrigo De Paul, ma l’Atletico Madrid non è intenzionato a privarsene a gennaio, anche perché fino a qui ha giocato 19 partite tra campionato e Champions League accumulando 1216 minuti di gioco. L’argentino, inoltre, non è economico perché ha contratto in scadenza nel 2026 e costa circa 40 milioni di euro, troppi per la Juve. Andranno battute altre strade e oggi sono risalite le quotazioni di Pierre Emile Hojbjerg. Si tratta di capire le condizioni di cessione del Tottenham, che nel frattempo è alla ricerca di un sostituto, segno che il giocatore è in uscita. Resta da capire se gli Spurs accetteranno un prestito o se vorranno monetizzare. Nel secondo caso il valore si aggirerebbe sui 20 milioni di euro, cifra che la Juve potrebbe raggiungere con la cessione di un giocatore secondario. Un nome? Iling Junior che ha estimatori proprio in Premier League.

Non solo mediani: piace l’esterno Cucurella

Juve alla ricerca anche di esterni. Con Iling Junior in partenza potrebbe rendersi necessario un intervento per allargare le rotazioni anche in fascia. Uno dei nomi sul taccuino di Cristiano Giuntoli è Marc Cucurella, spagnolo classe 1998 ex Getafe e Barcellona e ora al Chelsea. Dopo una prima parte di stagione in panchina, Curcurella ha trovato un po’ di minutaggio tra ottobre e novembre, ma di recente è stato fermato da un problema alla caviglia. La Juve lo tiene monitorato, ma su di lui ci sarebbe anche il Siviglia e il ragazzo avrebbe la voglia di tornare in Spagna. Il Chelsea, inoltre, sembra non voler puntare con decisione su di lui e le vie del trasferimento sono aperte.

Caccia ai rinnovi

C’è un’altra missione importante in casa Juve e sono i rinnovi. In difesa si cerca di prolungare con Daniele Rugani e Gleison Bremer, per esempio. Il difensore italiano dovrebbe accettare un ingaggio più basso, sempre nella politica di ridimensionamento dei costi, mentre sul brasiliano c’è una proposta di rinnovo fino al 2028 per farlo diventare perno della retroguardia juventina. A centrocampo la situazione più delicata è quella di Adrien Rabiot. La madre-agente ha negato un mese fa trattative per il rinnovo e la massima concentrazione è sul campo, ma la Juve non può e non vuole perdere un giocatore di questa importanza a parametro zero. Si cercherà un accordo, ma non con adeguamento. La politica di sostenibilità a bilancio impone costi calmierati e al francese sarà offerto lo stesso ingaggio attuale. Il problema sarà rappresentato dall’estero dove potranno arrivare cifre superiori. A centrocampo si è ripreso la Juve anche Wiston McKennie che ha contratto in scadenza nel 2025 e la Juve proverà a rinnovare di due anni per ridurre l’ammortamento a bilancio del giocatore. Anche l’attacco vivrà di decisioni e valutazioni. Federico Chiesa ha il contratto in scadenza nel 2025 e la Premier League potrebbe muoversi fiutando un possibile parametro zero. Il club bianconero vuole provare a blindarlo ma anche in questo caso, per ora, non sarebbero previsti adeguamenti e l’offerta ricalcherà l’attuale emolumento. Il problema più grosso è Dusan Vlahovic, il cui contratto scade nel 2026. La Juve vuole abbattere i suoi costi a bilancio e allungare il contratto di uno o due anni spalmando l’ingaggio a salire su più stagioni. L’attaccante serbo andrà a guadagnare più di 10 milioni di euro e la politica del club è abbassare i costi, per cui gli obiettivi sono due: abbattere gli ammortamenti e spalmare gli ingaggi. Se Vlahovic accetterà si potrà continuare assieme, altrimenti già dalla prossima estate potrebbe diventare pedina da sacrificare per fare plusvalenza e reinvestire. Il serbo ha placato il suo digiuno di gol con una rete bella e importante a Frosinone e per ora sembra intenzionato a rimanere concentrato sul campo e solo più avanti si penserà ad un eventuale rinnovo. Leggi anche - Qui Napoli, emergenza totale con il Monza

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