Napoli, emergenza totale con il Monza: si fermano Natan e Lobotka

Ai giocatori già ai box e agli squalificati Osimhen e Politano si aggiungono il brasiliano e lo slovacco, che complicheranno ulteriormente i piani di Mazzarri

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
25 dicembre 2023
Natan in azione (Ansa)

Natan in azione (Ansa)

Napoli, 25 dicembre 2023 - Il primo club a muoversi ufficialmente nel mercato di gennaio è stato il Napoli, che tramite Aurelio De Laurentiis ha annunciato la cessione ormai avvenuta di Eljif Elmas al Lipsia, con l'operazione che dovrebbe essere formalizzata già a partire dal 2 gennaio. La sessione di riparazione degli azzurri, per ovvi motivi, proseguirà con diverse operazioni più o meno in programma già dall'estate, alle quali aggiungere quelle invece dettate dalle contingenze indicate da un'infermeria che torna piena e dall'ormai noto 'guaio' chiamato Coppa d'Africa.  

L'elenco degli indisponibili

Non bastavano il pesantissimo -17 punti in classifica rispetto allo scorso campionato e la prematura eliminazione dalla Coppa Italia (invece non esattamente un inedito): a complicare i piani di un Walter Mazzarri in balia di una nave che imbarca acqua da tempo ci sono diverse problematiche. L'ultima, quasi a mo' di regalo di Natale consono al periodo nero, l'ha lasciata in eredità la trasferta dell'Olimpico: il riferimento non va ai rossi rimediato da Matteo Politano e Victor Osimhen, che a loro volta ridurranno le rotazioni del tecnico azzurro, bensì ai guai fisici accusati da Stanislav Lobotka e soprattutto Natan. Lo slovacco se l'è cavata con un'infrazione costale che necessiterà comunque di ulteriori valutazioni nei prossimi giorni, mentre il brasiliano ha rimediato una lussazione acromion-claveare alla spalla destra che sarà approfondita a breve tramite una visita specialistica. Il fulcro delle analisi del caso sarà verosimilmente stabilire se il difensore necessiterà di un intervento chirurgico o se la guarigione procederà in maniera conservativa: in entrambi i casi i tempi di recupero non dovrebbero essere comunque inferiori ai 2 mesi. Insomma, un bel guaio che si sommerà a quelli già presenti nel futuro a breve e a lungo termine. Parlando della prossima partita, quella che chiuderà il 2023 contro il Monza, saranno fuori causa Politano e Osimhen, espulsi contro la Roma: il nigeriano poi a gennaio partirà alla volta della Coppa d'Africa insieme ad André-Frank Zambo Anguissa. Si torna in infermeria per ritrovare il lungodegente Mathias Olivera, che è comunque arrivato quasi alla fine del lungo periodo di recupero: con lui, fermo ai box, c'è Elmas, che però a partire dai primi di gennaio svestirà definitivamente la maglia azzurra. Poi c'è la situazione sempre in bilico di Jesper Lindstrom, mai convincente in campo e spesso acciaccato: ora il danese è alle prese con una lombalgia e sarà verosimilmente fuori causa anche per chiudere un 2023 eccellente nella prima parte e scadente nella seconda.

Kvaratskhelia da ritrovare

Il compito di provare a raddrizzare la situazione per salvare il salvabile spetta a un Mazzarri che probabilmente non pensava di ritrovarsi a gestire una situazione così complicata. Certo, un esonero, come ammesso dal diretto interessato, suggerisce che qualche problema ci sia: forse più di uno, nel caso specifico. Tra essi c'è lo stato di salute psicofisica dell'intera squadra: compresi coloro che non sono fermi ai box. Tra essi, paradossalmente, ci sono in primis gli eroi dello scudetti, coloro dai quali un'intera piazza si aspettava tanto nell'anno più complicato, quello della riconferma e che invece stanno deludendo in massa. La palma in tal senso va a Khvicha Kvaratskhelia, un anno fa di questi tempi elogiato per numeri e giocate e oggi sulle copertine più per qualche alterco con giocatori (e allenatori) rivali che per motivi più lusinghieri. La parabola del georgiano merita però un approfondimento particolare, perché in fondo già nella seconda metà della scorsa stagione qualcosa pareva essersi incrinato a livello di rendimento. All'epoca, tra l'altro in un capoluogo campano in pieno brodo di giuggiole, si parlava di un calo fisiologico, per lui e per gli altri, dopo un inizio boom. L'altra attenuante arrivava dall'esterno, con i presunti o verosimili studi condotti dalle difese avversarie per provare a conoscere e poi quindi arginare un giocatore che fino a pochi mesi prima era totalmente sconosciuto. In effetti, le giocate di Kvara sono spesso le solite, con la differenza che oggi i dribbling magici riescono meno e i piedi, entrambi abili con egual profitto, non producono quasi più quelle traiettorie imprendibili per difensori prima e portieri poi. Fino all'inizio dell'autunno il georgiano, un po' come il resto della rosa (se non di più), da parte della piazza godeva ancora dell'immunità figlia dello scudetto: colpa anche dello scarso feeling, personale e di squadra, con Rudi Garcia, all'epoca il capro espiatorio un po' di tutto. La cura Mazzarri sembrava funzionare, con Kvaratskhelia curiosamente a segnare la prima rete della nuova era al Gewiss Stadium di Bergamo. Invece tutti i segnali di rinascita si sono infranti sul prosieguo dell'avventura in panchina del tecnico toscano, chiamato a rigenerare chi già c'è in rosa in attesa di quello che dirà il mercato. In prima linea c'è proprio Kvaratskhelia, che nella scorsa stagione probabilmente godeva anche di una sorta di tutela maggiore da parte della classe arbitrale: oggi, con il Napoli scivolato in un pericoloso anonimato, la situazione si è capovolta e ogni caduta del numero 77 azzurro si accompagna con le recriminazioni altrui. A tal riguardo, la scenetta con Mourinho, con tanto di lieto fine in pieno clima natalizio, è già nella storia di questo campionato. Campionato a cui il Napoli deve ritrovare un senso per provare a risalire fino alla zona Champions League. Per farlo, alla luce delle assenze presenti e future, con quella di Osimhen su tutte, la palla passa a Kvaratskhelia, chiamato a tornare almeno la bella copia del giocatore di un anno fa: pena il rischio, personale e collettivo, di essere relegato in quella magia della scorsa stagione incredibilmente sparita con le partenze di Luciano Spalletti e Cristiano Giuntoli. Il primo step in tal senso sarà offerto da un Monza a sua volta in difficoltà e lontano dalla squadra che aveva stupito tutti nel campionato passato: sulla carta, ma davvero solo sulla carta, forse uno dei migliori avversari per provare a dimenticare subito la serataccia dell'Olimpico.

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