E’ un Milan alla Sinner. Dominio e 6 gol al Sassuolo. Fonseca ora punta la Dea

Gara senza storia a San Siro, Diavolo già avanti 4-0 dopo ventidue minuti. Doppio Chukwueze, Reijnders, Leao, Calabria e Abraham: reti da tutti i reparti.

di ALESSANDRO LUIGI MAGGI
4 dicembre 2024
Tijjani Reijnders, olandese di 26 anni, ancora in gol ieri dopo la doppietta all’Empoli

Tijjani Reijnders, olandese di 26 anni, ancora in gol ieri dopo la doppietta all’Empoli

Il Milan va di fretta e in poco più di venti minuti risolve la pratica Sassuolo conquistandosi un posto nei quarti di finale di Coppa Italia. Un anno fa fu malandrina l’Atalanta, oggi la squadra orobica è pensiero fisso in vista dello scontro diretto di venerdì al Gewiss Stadium, ma Paulo Fonseca può raccogliere altre buone indicazioni dopo la bella vittoria sull’Empoli. Soprattutto è la notte di Tijani Reijnders, sempre più dominante a poche ore dall’accordo sostanziale per il rinnovo: un magico assist, una staffilata dalla distanza, e tanta qualità.

E’ il numero 14, oggi, il leader (sovraesposto? Un’ora di gioco pare troppo) di questo Milan. Che garantisce quattro reti in ventidue minuti, 6 alla fine (a 1), e la crescente sensazione di un puzzle dove molte tessere iniziano a prendere il loro posto. Poco turnover nei ruoli chiave, è vero, meno di un avversario che viene dalla Serie B, innegabile, però gli adeguamenti del sistema di gioco del tecnico portoghese sono degni di nota. Musah era stato l’equilibratore a destra a Madrid come con l’Empoli, spesso scendendo a quinto di difesa permettendo a Emerson Royal di diventare “braccetto” e a Leao di non “sopportare” compiti di copertura.

Con il Sassuolo il newyorkese non c’è in avvio, e allora con Ruben Loftus-Cheek cambia forma, sostanza ma non risultato finale. Il londinese pare destinato alla trequarti centrale, invece scende sul centrodestra permettendo a Fofana di giocare davanti alla difesa e a Reijnders di essere ancora più a suo agio sul centro sinistra. Leao svaria tra fascia sinistra e seconda punta (con Terracciano ad alzarsi alla Theo) sempre senza compiti difensivi, e il Milan “trita” i malcapitati neroverdi.

Undici minuti e Reijnders legge il taglio da destra di Chukwueze per il vantaggio, diciassette ed è lo stesso olandese a trovare la staffilata meravigliosa del raddoppio, venti e Terracciano innesca la sponda di Abraham ancora per il numero 21, ventidue e Loftus-Cheek conduce la transizione per il poker di Leao sul filo del fuorigioco.

Titoli di coda, pratica bollata e depositata, il tutto con la settima gara consecutiva con una coppia diversa di centrali difensivi (Tomori-Pavlovic) e una ripresa che registra anche il tap-in di Calabria su palo centrato da uno splendido tiro a giro di Pulisic, o la penetrazione di Okafor per un Abraham sempre bisognoso di gol. Quarti di finale conquistati, contro una tra Roma e Sampdoria (si gioca il 18 dicembre). Ora l’Atalanta per giocarsi una fetta di stagione.

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