Genoa-Milan, Fonseca: “Dobbiamo essere all'altezza della nostra storia”

Il tecnico alla vigilia della sfida di domenicai, alle 21 a San Siro, apice dei festeggiamenti per 125 anni del club: “Sono qui per risolvere i problemi, ho già vissuto queste situazioni. Scudetto? Più difficile ora, ma continuo a crederci”

di LUCA MIGNANI
14 dicembre 2024
Paulo Fonseca, tecnico del Milan

Paulo Fonseca, tecnico del Milan

Milano, 14 dicembre 2024 - "Sarebbe stato facile parlare solo della vittoria con la Stella Rossa nel dopo gara, o dei quattro successi di fila in Champions. Ma domani il Milan compie 125 anni e dobbiamo essere all'altezza di questa storia. E per me non era stato così. Con quell'atteggiamento non possiamo esserlo". Così Fonseca alla vigilia della partita col Genoa, domani a San Siro alle 21.

Il tecnico riallaccia il filo con la "sparata" di mercoledì sera: "Ho già detto alla squadra quello che penso, come faccio sempre. Ho già parlato con i giocatori con cui volevo parlare. Theo Hernandez? Non aggiungo nulla a ciò ho appena detto".

Ancora sui giorni movimentati: "In spogliatoio tutti avevano la stessa sensazione ed è il primo step per cambiare. Il problema è nell'atteggiamento. Mi sono informato: era così anche nella parte finale dell'anno scorso, quando non c'ero. Si può risolvere, sono pagato anche per questo".

Per il resto, il tecnico tira dritto: "A questo livello è normale che capitino queste situazioni. Normale. Io non chiudo mai gli occhi davanti ai problemi, non mi nascondo: li affronto e sono sempre pronto a risolverli. Capita qui, capita in tutte le famiglie, capita in tutte le squadre. E non mi preoccupo di quello che pensano gli altri all'esterno. La società? Mi sento sempre appoggiato".

Non si sbilancia sulla formazione: "La migliore possibile". E su Camarda avverte: "Non mettiamogli pressione addosso. In questo momento sta lavorando bene ed è equilibrato, lasciamolo continuare così". Infine, con la squadra a -9 dalla Champions, non si nasconde: "Scudetto? Penso che sia più difficile, adesso. Ma dentro di me continuo a crederci, cosa posso dire di più? Ci credo. Non dico sia facile, ma continuo a crederci".

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