Le verità di Nelson Dida. "Leao, nessuno come lui nel campionato italiano . E Maignan può crescere»

L’ex portiere rossonero parla a 360 gradi del suo Milan, fra passato e presente "La squadra ha tanti valori aggiunti e Pulisic ha fatto davvero molto bene. Camarda? Ha davanti un grandissimo futuro perché già ora ha numeri importanti".

di LUCA MIGNANI -
13 giugno 2024

"Leao? In Italia non c’è nessuno come lui. Maignan? Tornerà all’Europeo più forte di prima. E crescerà ancora". Garantisce Nelson Dida, dall’alto dei suoi 196 centimetri di altezza e, soprattutto, della sua esperienza. Su entrambi gli argomenti. Ha difeso i pali della nazionale brasiliana campione del Mondo nel 2002, mentre dall’altra parte del campo segnavano alcuni tra gli attaccanti più forti della storia verdeoro, come Ronaldo e Ronaldinho. Ha difeso i pali del Milan per nove stagioni vincendo tutto: otto titoli, tra cui campionato, Mondiale per club e due Champions. Soprattutto su quella vinta contro la Juventus c’è la sua firma. Tre rigori parati, a Trezeguet, Zalayeta e Montero: "Ero sicuro di poter prendere anche quello di Del Piero, lo conoscevo bene. Birindelli, invece, non avevo idea di come potesse calciare. Alla vigilia avevo detto ad Ancelotti - il ricordo del portiere oggi 50enne - che non avremmo subito gol. L’abbraccio con Shevchenko dopo il suo tiro decisivo? Avevamo fatto entrambi il nostro dovere, ma è stato indescrivibile".

Eppure la sua avventura in Champions con il Milan era iniziata male.

"Però ricordo ancora la telefonata del presidente Berlusconi dopo l’errore decisivo contro il Leeds: “Sei forte, non abbatterti, io e la società siamo con te“. Mi aveva tranquillizzato".

Nel Milan è tornato dal 2019 al 2022 come preparatore dei portieri, in U17 e per due anni in prima squadra.

"Bei ricordi, soprattutto il diciannovesimo scudetto: tanta fatica, un grande lavoro di squadra. Difficile e bellissimo vincere così. Con Maignan l’impatto è stato subito ottimo. Abbiamo lavorato anche per migliorare le prese e le uscite. Personalità, esplosività, riflessi incredibili. Eccezionale per come sa rimanere concentrato. Grazie a questo riesce anche a tornare dagli infortuni più forte di prima".

In rossonero è stato condizionato proprio dagli infortuni.

"Ma è forte e lo ha dimostrato. Adesso poi sta bene e andrà agli Europei: gli auguro di fare con la Francia quello che ha fatto col Milan. E secondo me crescerà ancora".

A proposito: quanto può crescere Camarda che ha firmato fino al 2027?

"Spero possa rimanere anche più a lungo, ha un grandissimo futuro e grandissimi numeri. Per i suoi 16 anni ha già fatto tanto, basti pensare all’Europeo vinto con l’Italia U17. Serviranno le giuste opportunità per giocare in una grande squadra come il Milan".

L’Inter riparte favorita?

"Sì, ha vinto e vuole farlo ancora. Ma le altre si stanno rinforzando: sarà un campionato più aperto. E il Milan sarà sempre il Milan: chiaramente dipenderà molto dalla qualità del mercato. Quello della scorsa estate è stato molto buono".

Chi ha apprezzato di più, dei nuovi, quest’anno?

"Sono arrivati grandissimi giocatori e Pulisic ha fatto davvero molto bene. Basti pensare ai suoi numeri (15 reti e 12 assist totali). Ma anche Musah mi è piaciuto quando è entrato in campo. È una squadra che ha tanti valori aggiunti".

La certezza è e sarà Leao?

"Forte, anzi fortissimo. Dove può migliorare? Può fare più gol, ma è già fortissimo: di sicuro oggi, nel campionato italiano, non c’è un giocatore migliore di lui".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su