Modena Sudtirol 1-0, Zaro ci mette la testa: è un colpo salvezza. Vittoria dopo tre mesi

La prima vittoria di Bisoli arriva contro il ‘suo’ Sudtirol e grazie a quel giocatore perno nella stagione scorsa proprio negli altoatesini

di ALESSANDRO TRONCONE
27 aprile 2024
Giovanni Zaro insacca di testa da calcio d’angolo al minuto 68 contro la sua ex squadra: rete da tre punti, salvezza più vicina per i gialli di Bisoli (fotofiocchi)

Giovanni Zaro insacca di testa da calcio d’angolo al minuto 68 contro la sua ex squadra: rete da tre punti, salvezza più vicina per i gialli di Bisoli (fotofiocchi)

Modena, 27 aprile 2024 – L’avesse scritto il miglior sceneggiatore del panorama internazionale cinematografico, non sarebbe mai riuscito a costruire una storia del genere. I cui protagonisti, esattamente un anno fa, stavano dall’altra parte a sognare un leggendario posto in Serie A e ora, invece, sono riusciti a salvare il Modena da tre mesi infernali.

Novantadue giorni dopo i tifosi canarini hanno riassaporato il gusto di un successo, ormai tristemente dimenticato nei fischi e nei malumori manifestati fino ad una decina di giorni fa dentro e fuori dal Braglia. E lo hanno fatto spinti dal fuoco trasmesso da Bisoli, un vero vulcano ad ogni contrasto di gioco, ad ogni azione, ad ogni decisione del direttore di gara ritenuta errata. Passeggiate avanti e indietro per la sua area tecnica, il mister ha ottenuto la possibilità di avere quella vicina alla curva Montagnani, come da lui stesso richiesto alla vigilia. Ecco, già quell’essere così testardo (in senso buono) doveva aiutarci a capire che avremmo visto un Modena altrettando testardo nel chiudere i conti salvezza. Con la novità Corrado nel ruolo di interno a centrocampo (largo nel ruolo di esterno alto quando il Modena aveva il possesso, stretto quando difendeva) e Magnino a ricoprire diligentemente quello di terzino a destra, i canarini sfiorano subito il gol con Palumbo e poi ringraziano Gagno per l’intervento reattivo sul destro al volo di Casiraghi. Tutto in un quarto d’ora, poi poco altro.

Il Sudtirol tiene il pallino, sembra pericoloso quando cambia spesso il fronte del gioco da destra a sinistra ma poi si perde quando la sfera giunge a Merkaj negli ultimi venti metri. Il Modena si abbassa come suo solito ma, a differenza del passato, non offre l’impressione di allungare i reparti, anzi. Difende compatto, subisce pochissimo, capisce chiaramente cosa richiede il tecnico pur sacrificando la qualità nella ripartenza. Il pressing è un dettaglio utile. Santoro ne è stato maestro per tutta la gara, compreso ovviamente il momento precedente ai due corner intorno al 67’. Il secondo, calciato da Battistella, lo raccoglie Zaro e il resto è già storia. Colpiscono le mani sul volto di tutti i giocatori del Modena al triplice fischio, come a voler liberarsi di un peso che stava diventando una montagna. Forse lo era già. Ad ogni modo, contava il risultato. L’estetica non ha trovato spazio, probabilmente con l’attuale guida tecnica faticherà a trovare una collocazione anche nel Modena che verrà. Poco importa, la tempesta stava per diventare terremoto e serviva l’uomo giusto al momento giusto. Bisoli lo era. La salvezza ora è realtà, a meno di cataclismi. Ma, siamo certi, il vulcano visto in panchina ieri saprebbe comunque essere uno scudo.

Il tabellino

MODENA 1

SUDTIROL 0

MODENA (4-4-2): Gagno; Magnino, Zaro, Pergreffi, Cotali; Palumbo (79’ Oukhadda), Battistella, Santoro, Corrado (62’ Cauz); Strizzolo (46’ Abiuso), Gliozzi (62’ Bozhanaj). A disp.: Seculin, Vandelli, Di Stefano, Tremolada, Manconi, Mondele, Oliva, Olivieri. All. Bisoli

SUDTIROL (3-4-2-1): Poluzzi; Giorgini, Scaglia, Masiello; Molina, Mallamo, Arrigoni, Davi (60’ Cagnano); Tait (74’ Rauti), Casiraghi (74’ Rover); Merkaj (60’ Odogwu). A disp.: Drago, El Kaouakibi, Vinetot, Kofler, Broh, Peeters, Lonardi, Cisco, Ciervo. All.: Valente.

Arbitro: Daniele Minelli di Varese

Reti: 68’ Zaro Ammoniti: Davi, Palumbo, Odogwu, Rover, Mallamo, Ciervo Angoli: 4 a 4. Recupero: 2’ p.t., 6’ s.t. Spettatori: 8.446, incasso di 80.858 euro.

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