Un’Italia divertente batte (2-3) l’Olanda e chiude al terzo posto la Nations League

Le reti di Dimarco, Frattesi e Chiesa valgono l'ultimo gradino del podio. Vani per i padroni di casa i guizzi di Bergwijn e Wijnaldum

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
18 giugno 2023
Davide Frattesi, al primo gol in azzurro

Davide Frattesi, al primo gol in azzurro

Enschede (Olanda), 18 giugno 2023 - La vittoria della Nations League 2023 se la giocheranno a Rotterdam in serata Croazia e Spagna, mentre le due sconfitte delle semifinali, rispettivamente Olanda e Italia, a Enschede si contendono l'ultimo gradino del podio. La contesa sorride agli azzurri, che mettono la pratica in discesa già nel primo tempo grazie a Dimarco e Frattesi, con quest'ultimo al primo gol in Nazionale dopo la gioia strozzata in gola dal VAR contro gli iberici. Complici le mosse dei due allenatori, i ritmi si accendono nella ripresa: non a caso, a segnare sono, in ordine cronologico, i subentrati Bergwijn, Chiesa e Wijnaldum. In realtà sul tabellino, seppur per poco, ci finisce anche Weghorst, un altro volto nuovo, ma il VAR stavolta salva l'Italia annullando tutto per fuorigioco. Italia che quindi si aggiudica una 'finalina' in realtà più sentita del previsto da entrambe le formazioni: un risultato rincuorante che però, ovviamente, non basta a cancellare i rimpianti delle due squadre per aver mancato l'accesso al vero e proprio atto conclusivo.

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Le formazioni ufficiali

Entrambi gli allenatori si affidano a un 4-3-3: Koeman tra i pali schiera Bijlow, protetto dalla coppia centrale composta da Geertruida e Van Dijk, con Dumfries e Aké come terzini. A centrocampo tocca a Wieffer, De Jong e Simons, con Malen, Gakpo e Lang a comporre la linea d'attacco. Mancini risponde mandando in porta Donnarumma: il resto del reparto difensivo è composto da Toloi, Acerbi, Buongiorno e Dimarco. In mediana ci sono invece Frattesi, Cristante e Verratti, mentre in attacco figurano Gnonto, Retegui e Raspadori.

Primo tempo

L'Olanda approccia meglio la sfida e al 3' guadagna un corner: della battuta se ne incarica Gakpo, con Dumfries che svetta di testa ma manda la sfera sopra la traversa. L'Italia soffre ma praticamente passa in vantaggio al primo affondo: è il 6' e Frattesi mette in mezzo per Retegui, che in acrobazia manca l'impatto con la sfera spianando involontariamente la strada a Raspadori, che di tacco arma il mancino al volo con cui Dimarco insacca all'incrocio. I padroni di casa provano a ribellarsi al risultato e si fiondano in attacco, ma gli azzurri appena vanno in attacco fanno malissimo agli avversari. Non a caso al 20' l'Italia raddoppia con Frattesi, che segna da distanza ravvicinata dopo un'azione nata da un lancio di Buongiorno per Dimarco, bravo a sua volta a mettere in mezzo un rimorchio pasticciato poi da Raspadori che, dopo un rimpallo, diventa una sorta di assist involontario per il compagno, al primo gol in azzurro. L'Italia non è sazia e al 28' sfiora il tris con il solito Dimarco, il migliore dei suoi, che dalla distanza fa partire un bolide che sorvola di poco la traversa. L'Olanda prova a reagire con Simons, che nel giro di pochi secondi manda più volte in tilt Verratti, costretto a stenderlo con le cattive: il secondo fallo del centrocampista azzurro procura una punizione interessante ai padroni di casa, con Lang che però centra in pieno volto Buongiorno. La vera occasione per riaprire la partita capita al 40' a Gakpo che, innescato dal solito Simons, apre troppo la conclusione e da ottima posizione manda la sfera di un soffio sul fondo. Il finale di frazione è a trazione arancione, ma occasioni vere e proprie nei 6' di recupero non ce ne sono e così il sipario sul primo tempo cala sul doppio vantaggio in favore di un'Italia solida e cinica.

Secondo tempo

L'Olanda rientra in campo senza Malen, Geertruida e Lang, rimpiazzati da Bergwijn, Wijnaldum e Weghorst, ma la prima occasione la confeziona Gakpo che, lanciato da Van Dijk, liquida Toloi ma non Donnarumma, che da distanza ravvicinata si immola con il corpo. Sul ribaltamento, al 50', Gnonto galoppa e scocca un mancino che viene però respinto proprio da Van Dijk. Si tratta di un piccolo lampo azzurro, perché il forcing dei padroni di casa aumenta e diventa quasi un assedio che culmina nei tentativi di Bergwijn e Gakpo: nel primo caso Dimarco si rifugia in corner, mentre nel secondo la palla sfila fuori alla destra di Donnarumma. Al 59' Dumfries ci prova su sponda di petto di Wieffer: il portiere azzurro si accartoccia e blocca a terra. Mancini cambia qualcosa per provare a invertire l'inerzia della ripresa: fuori Raspadori e Gnonto e dentro Chiesa e Zaniolo, mentre Koeman inserisce Koopmeiners per Simons. Complice la girandola delle sostituzioni, i ritmi calano fino al 68', quando Bergwijn riapre i giochi per l'Olanda con una conclusione dal cuore dell'area figlia di un lancio di Gakpo e di una lettura difensiva errata dell'Italia e in particolare di Dimarco, che finisce a terra. Le speranze del pubblico di casa durano poco, perché al 73' Chiesa, servito da Frattesi, cala il tris con un diagonale mancino in caduta dopo aver superato la resistenza mai banale di Van Dijk. Ristabilito il doppio vantaggio, Mancini cambia ancora: fuori Dimarco e dentro Spinazzola, mentre Koeman si gioca la carta Veerman, che subentra a Wieffer. Al 78' Chiesa prova subito a ripetersi con una sventola dalla distanza, ma stavolta la mira è leggermente imprecisa. L'Olanda torna a caricare a testa bassa e all'83' torna a contatto con Weghorst dagli sviluppi di una punizione dal limite battuta da Koopmeiners: il VAR vanifica tutto a causa della posizione di fuorigioco del marcatore. Scampato il pericolo, Mancini cambia ancora: fuori Retegui e Verratti e dentro Barella e Pellegrini. Al 90' l'Olanda segna e stavolta è tutto buono, con Veerman che pesca in area Wijnaldum, che da zero metri fredda Donnarumma. I minuti di recupero sono addirittura 9:sufficienti per far sognare il pubblico di casa, che invece trema al 94', quando Pellegrini fallisce clamorosamente il colpo del ko a coronamento di una grande ripartenza degli azzurri. Il nervosismo sale e fioccano le ammonizioni su entrambi i fronti: le interruzioni del ritmo di gara ovviamente sorridono all'Italia, che si arrocca a protezione del vantaggio e riesce nella sua missione, centrando così il terzo posto nella Nations League 2023.

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