Edoardo Iannoni serve un assist al Perugia: "Mi piacerebbe restare, a patto che... "

Il centrocampista ha ricevuto il Trofeo Miglior Grifone: "Ne sono orgoglioso. Dispiace per l’uscita dai playoff. Il mio futuro? Vedremo"

di DANIELE CERVINO -
25 maggio 2024
Edoardo Iannoni serve un assist al Perugia: "Mi piacerebbe restare, a patto che... "

Edoardo Iannoni serve un assist al Perugia: "Mi piacerebbe restare, a patto che... "

"Mi piacerebbe restare a Perugia, a patto che ci sia un progetto serio da cui ripartire per vincere il campionato". Edoardo Iannoni lascia aperta la porta al Grifo anche se sarà difficile ritrovarlo ancora in serie C (si è concluso il prestito biennale, ma il Perugia dovrebbe comunque far valere il diritto di riscatto). Il centrocampista romano, 23 anni appena compiuti, ha realizzato 4 reti e due assist ed è stato uno dei punti di forza di questa squadra. Ieri - nella sede di Stile Gioiello, alla presenza degli altri calciatori Abibi, Kouan e Francesco Baldoni, addetto stampa del club - ha ricevuto il Trofeo Miglior Grifone, promosso dal Centro di Coordinamento Perugia Clubs. "Questo riconoscimento è motivo di orgoglio dopo una stagione che ha avuto le sue difficoltà ma nella quale ho dato tutto me stesso - le sue parole -. Dispiace tanto non essere arrivati fino in fondo, ma porto nel cuore il ricordo e la soddisfazione di questo trofeo. Penseremo subito al prossimo anno, per ricominciare più forti di prima".

Iannoni, dove giocherà la prossima stagione?

"Ancora non lo so. Il mio futuro è diviso tra Grifo e Salernitana, bisognerà aspettare quest’estate, decideremo insieme al mio procuratore e ai due club".

Giocherebbe un altro anno in serie C?

"A Perugia mi sono trovato molto bene, sia con la città che con l’ambiente. Qui sono cresciuto come calciatore ma anche come uomo e adesso credo di essere più maturo per affrontare anche nuove sfide".

Il cammino del Grifo è terminato ai playoff con la Carrarese. Cosa non ha funzionato?

"Dovevamo dare di più. Il Perugia, per storia e tradizione, è una squadra che non può e non deve stare in serie C. Merita altri palcoscenici. Il nostro obiettivo era quello di portarla più in alto, bisognava fare meglio. Non ci siamo riusciti, ma ce l’abbiamo messa tutta fino alla fine".

Nonostante l’obiettivo fallito, i tifosi sono stati vicini alla squadra.

"Abbiamo sempre sentito il loro affetto, anche quando le cose non andavano bene. C’è stato del malcontento per prestazioni non all’altezza e due annate sotto le aspettative. Ma il loro calore ci ha spinto sempre a fare meglio".

Si delinea il girone B della Serie C 2024/25: con la retrocessione della Ternana, le tre umbre potrebbero tornare a scontrarsi.

"Ho visto la partita playout e non mi aspettavo che la Ternana retrocedesse. Dispiace per i tre compagni che hanno giocato a Perugia l’anno scorso: Casasola, Luperini e Sgarbi. Sono molto legato a Thiago, ma il calcio è strano e quello che è toccato a noi l’anno scorso ora è toccato ancora a loro".

In cosa è cresciuto maggiormente?

"Sul piano personale ho imparato tanto in queste due stagioni, soprattutto in quella scorsa. Penso di essere cresciuto su diversi aspetti, uno su tutti quello del movimento in campo, dell’occupazione degli spazi e negli inserimenti. Ma devo migliorare dal punto di vista realizzativo. Mi sono sbloccato solo alla fine. Chiedo sempre tanto a me stesso, il top sarebbe fare più reti e assist, in modo da incidere di più la partita".

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