Grifo, i nodi della cessione. L’avvocato Michele Bromuri: "Dalla due diligence al closing. I passaggi di una trattativa»

Closing, due diligence, cordata. E ancora stralcio del debito, quote societarie e patto di riservatezza. Tiene banco, in quest’estate infuocata, la possibile cessione del Perugia Calcio. Ma le trattative a colpi di Pec e termini che con lo sport hanno poco a che fare hanno spesso mandato in fuorigioco tifosi e addetti ai lavori. E allora, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su come funziona la vendita di una società professionistica. Lo facciamo con Michele Bromuri, legale affermato, che segue il Grifo da quando era bambino.

Avvocato Bromuri, più cordate hanno manifestato l’interesse ad acquistare il Grifo. Come si avvia una trattativa?

"Il primo passo quando si manifesta l’interesse ad acquisire una società di calcio è quello di svolgere la due diligence che ricorre tipicamente in occasione di acquisizioni e/o cessioni societarie o aziendali".

Cosa si intende per due diligence?

"L’espressione indica l’attività di investigazione e di approfondimento di dati e di informazioni relative all’oggetto di una trattativa. Il fine è di valutare la convenienza di un affare e di identificare i rischi e i problemi connessi, sia per negoziare termini e condizioni del contratto, sia per predisporre adeguati strumenti di garanzia, di indennizzo o di risarcimento".

Ci sono dei requisiti che devono rispettare gli acquirenti?

"Le società professionistiche svolgono attività nell’ambito dell’Ordinamento Sportivo e, allo stesso tempo, hanno forma di società di capitali riconosciute nell’ambito dell’Ordinamento Statale (sovraordinato all’Ordinamento sportivo). In particolare, ai sensi della disciplina statale, queste devono costituirsi in forma di società per azioni o a responsabilità limitata, avere quale oggetto sociale lo svolgimento, in via esclusiva, di attività sportive e attività connesse o strumentali, essere munite di collegio sindacale (che costituisce l’organo interno di controllo) e sono altresì assoggettate a controlli da parte delle Federazioni di appartenenza in merito sia all’adempimento agli oneri retributivi, previdenziali e fiscali sia, più in generale, alla sussistenza dell’equilibrio finanziario durante l’intera stagione".

Qual è l’iter che deve seguire il presidente, in questo caso Massimiliano Santopadre?

"Il venditore di una società sportiva deve prendere parte alle trattative secondo i principi di buona fede e correttezza, che gli impongono di collaborare con il potenziale acquirente e di rendere partecipe quest’ultimo di ogni fatto o circostanza che possa incidere sull’operazione di vendita".

Ma è responsabile della vendita? E per quanti anni dopo la cessione?

"Dipende in grande parte dalle modalità secondo le quali viene strutturata l’operazione, ma solitamente le responsabilità del venditore vengono specificamente regolate a livello contrattuale tra le parti".

Cosa si intende per patto di riservatezza tra le parti?

"L’accordo di riservatezza e non divulgazione è un contratto con il quale una parte garantisce all’altra di non rivelare a terzi determinate informazioni o segreti commerciali di cui venga a conoscenza, in qualsiasi forma".

Arriviamo al closing...

"È il momento della conclusione di un’operazione di investimento. Generalmente viene identificato con l’effettivo trasferimento dal venditore al compratore della titolarità delle azioni, delle quote o dell’azienda e il conseguente versamento del prezzo di acquisto".

Nella trattativa con Claudio Sciurpa, il club biancorosso ha chiesto "chiarezza sull’effettiva composizione della cordata e sulla trasparenza sulla tracciabilità dei fondi".

"Le richieste sono lecite considerato che in tempi anche recenti alcuni acquisti di società sportive di primissima fascia sono stati caratterizzati dall’apertura di indagini al fine di verificare i flussi e la provenienza dei danari. Per tutti, ricordo la cessione del Milan ai cinesi, ai quali dopo varie vicissitudini è subentrato un fondo di investimento americano. Nel caso del Perugia vista la solidità del compratore, Claudio Sciurpa, che ha già rivestito cariche importanti in società sportive e incarichi a livello federale, mi sentirei di escludere rischi di questo genere".

È un grande tifoso del Grifo. Cosa si augura per il futuro?

"Di far vivere ai miei figli le stesse emozioni che ho vissuto quando ero bambino insieme a mio padre, di modo che si possa continuare a tramandare - come è stato sinora - di padre in figlio questa “eterna malattia” per il Grifo. E’ certo che in questo momento ci vorrebbe un deciso cambio di passo per riaccendere l’entusiasmo nell’ambiente e far tornare la squadra ai fasti di un tempo quando al Curi lasciavano “le penne” le squadre più blasonate d’Italia".