Grifo, presenze dimezzate. La Serie C e le prestazioni fanno calare i numeri al Curi. In media 3.600 spettatori
Il picco più alto nella gara playoff con il Rimini. Poi nel derby col Gubbio
Speranze disattese, l’amara retrocessione dalla serie B alla C, prestazioni non esaltanti e l’addio - arrivato troppo in fretta - alla lotta per il primo posto. Così il "Curi" in un anno ha perso la metà del suo pubblico. Complice, soprattutto, la categoria inferiore. Perchè la dolorosa retrocessione arrivata la scorsa stagione ha ’tagliato’ quest’anno oltre 2.500 presenze allo stadio. Il confronto parla chiaro. Nel campionato cadetto 2022/23 c’erano in media 6.125 spettatori a guardare le partite del Grifo, quest’anno invece 3.600.
I numeri. Gli abbonati sono stati 2.022, mentre l’anno precedente avevano toccato quota 2.764. E ancora, il campionato appena concluso ha fatto registrare - nelle 19 partite casalinghe - 68.414 presenze totali. Un dato, che nella speciale classifica relativa all’affluenza del girone B di serie C (fonte stadiapostcards.com) porta il Perugia alla sesta posizione. In testa, si è piazzata la capolista Cesena con oltre diecimila supporter all’Orogel Stadium-Dino Manuzzi. Al secondo posto la Spal con 6.514 persone al "Paolo Mazza", davanti a Pescara (4.259), Ancona (4.165) e Torres (3.768). Poi il Grifo. Il picco al "Curi" c’è stato nella gara con il Gubbio. Una marea biancorossa ha infatti partecipato alla vittoria (1-0 con gol dell’ex Vazquez) andata in scena il 12 novembre: erano in 4.877 (776 ospiti). Il dato più alto di tutta la regular season. Certo, niente a che vedere con il derby con la Ternana del 18 febbraio 2023: nel giorno più triste per la Perugia sportiva per la morte di Ilario Castagner, il Grifo aveva travolto le Fere 3-0 davanti a 9.736 tifosi, di cui 1.100 rossoverdi. Il muro dei 4mila quest’anno invece è stato superato altre due volte in campionato: nell’amaro big-match natalizio, il 23 dicembre contro il Cesena (4.711 spettatori, 1125 dalla Romagna) e alla seconda giornata con il Pescara, che ha visto il Grifo debuttare al "Curi" con 4mila perugini. L’entusiasmo, si sa, è contagioso. E lo dimostra la ritrovata voglia di lottare per il sogno serie B, coincisa con il record stagionale di pubblico nella prima sfida dei playoff. La squadra di Alessandro Formisano, domencia 11 maggio, ha portato allo stadio 4.917 persone (430 sono arrivate da Rimini). Dato che è sceso tre giorni dopo, nella sconfitta interna con la Carrarese (4.517, 333 ospiti) che è valsa l’uscita dagli spareggi promozione (inutile il successo nel finale per 1-2 nel ritorno). Sui numeri complessivi di quest’anno al "Curi" pesano anche il provvedimento di chiusura della gradinata e le cifre del settore ospite, dove non si è registrato mai il pienone. Anzi. Il record negativo si è avuto nel match con l’Olbia che - complice la distanza - ha visto solo 9 audaci sardi sugli spalti. Da Pontedera ne sono arrivati 18, mentre da Recanati 22 e da Pineto 23.
E in trasferta? Bandiere, cori, passione. Al Grifo non si rinuncia mai. Neanche fuori casa. E allora un plauso particolare va anche a tutti quei supporter biancorossi che quest’anno hanno macinato oltre 7000 chilometri pur di sostenere il gruppo. Ma pure qui, la categoria inferiore e i risultati hanno inciso sulle presenze. Se quest’anno in C erano in media oltre 400 tifosi a partita, in serie B erano il doppio. "Nonostante un campionato non esaltante, perchè abbiamo capito che avevamo una formazione che non poteva lottare per la promozione diretta per la serie B - spiega Mauro Trampolini, presidente del Coordinamento dei Perugia Clubs - i tifosi hanno fatto sempre la loro parte. Hanno seguito il Perugia in lungo e in largo per l’Italia. Sono stati encomiabili".
Continua a leggere tutte le notizie di sport su