Belli, brutti, arcigni e funzionali. Aquilani, manifesto alla concretezza: "Il Lecco si gioca tutto? Noi di più»
Il recupero della prima giornata oggi all’Arena contro l’ultima della classe. La vigilia del tecnico "Che Pisa voglio? Dobbiamo essere ’ogni cosa’, ma soprattutto fare prendere le scelte giuste".

Aquilani, manifesto alla concretezza: "Il Lecco si gioca tutto? Noi di più"
Sotto il profilo strettamente emotivo è un po’ come se il Pisa stringesse fra le mani una carta "Bonus" pescata sul tabellone del Monopoli. Nella realtà delle cose si tratta ‘semplicemente’ del recupero di una partita che il Pisa non ha giocato antecedentemente, ma nella contingenza di oggi, alla luce di una Serie B del tutto spettatrice, è un po’ come ritrovarsi fra le dita un jolly. O meglio, un potenziale jolly, perché fra i tre punti e la quinta posizione virtuale che il Pisa otterrebbe con un successo, vi è di mezzo il Lecco, ultimo in classifica.
Graduatoria che, come appena detto, si farebbe estremamente interessante con un successo casalingo permettendo alla banda di Aquilani di superare, in un solo colpo, ben otto formazioni. Ma, soprattutto, offrirebbe continuità ai risultati garantendo, al tempo stesso, una maggiore comodità emotiva prima della difficile – ma affascinante – trasferta di Venezia. Tutte elucubrazioni mentali condivisibili, ma che Aquilani allontana badando al sodo. "Un Pisa bello, un Pisa brutto, un Pisa arcigno o funzionale. Dobbiamo essere tutto questo e insieme. Ma non contano le parole bensì giocare bene e fare le scelte giuste al momento opportuno. La vittoria con il Cittadella ci ha dato certezze, ma sappiamo che per continuare a fare risultati dobbiamo lavorare in settimana e porre l’attenzione giusta". "Quando si vince – argomenta ancora Aquilani – bisogna sempre essere felici. Sia che la vittoria arrivi dopo un lungo digiuno sia che giunga dopo altri 20 successi. Insomma, ci volevano questi tre punti ma dobbiamo soffermarci non solo sul risultato, ma sul valore della partita. Non abbiamo soltanto vinto ma abbiamo vinto come volevamo noi. Sono tornato a casa contento perché abbiamo vinto seguendo la nostra strada".
Occhio però alla trappola-Lecco. Un solo punto in classifica – ma anche tre partite in meno rispetto al calendario ufficiale – cinque reti fatte e quindici subite. Crisi nera. "Se pensiamo che sarà una partita facile – avvisa Aquilani – ci sbagliamo di grosso. In primo luogo la classifica dice che sono ultimi, ma non il loro valore. Hanno qualità importanti e con il cambio di allenatore non è neppure facile capire quale tipo di partita intenderanno proporre. Ad ogni modo la questione è un’altra: se loro a Pisa si giocano tutto, noi ci giochiamo ancora di più".
Poi sui singoli, Valoti e Torregrossa in primis. "La condizione fisica è fondamentale. Torregrossa ha svolto tutto il ritiro senza mai fermarsi ma poi si è fatto male. Ha un fisico diverso da un Vignato o un giocatore più esile, lui deve giocare per poter crescere. Stesse considerazioni valide per Valoti che si allenava a parte a Monza. Tuttavia, la condizione fisica non dev’essere un tabù. A volte il risultato condizione molto i giudizi". Quindi su Esteves: "Ha qualità importanti, anche quando passa un po’ meno il pallone ai compagni. Dove aveva sbagliato nel primo tempo? Sprecava troppo dopo aver fatto grandi cose. Nella ripresa è cresciuto ancora. Ma ad avercene di giocatori con questa qualità". Il gol di Esteves può essere un po’ il manifesto dell’Aquilani-pensiero? "Più che altro nella lettura delle scelte e di sapere quando è il momento di viaggiare in prima o in seconda marcia e quando è necessario premere sull’acceleratore e cambiare passo".
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