Gli esclusi. Il "contro ritiro» di Tirrenia: 15 tagliati in rosa

In tutto e per tutto un "contro-ritiro", quello che sta avvenendo in casa Pisa. Per una rosa di ventotto elementi che da domenica corre sotto gli occhi vigili di Filippo Inzaghi e il suo staff in quel di Bormio, ci sono ben quindici giocatori che, divisi tra il Centro Coni di Tirrenia e il campo sportivo "Cetilar" di San Piero a Grado, stanno svolgendo la loro preparazione personale. Da dimenticare infatti il "maxi-ritiro" di Rovetta, dove Aquilani ebbe a che fare la scorsa estate con quasi quaranta elementi: Inzaghi ha le idee chiare e con la società ha definito gli uomini su cui contare, tagliando dal principio gli altri. Tra questi, oltre i già citati e anticipati Torregrossa, Hermannsson, Jureskin e Ionita, ve ne sono altri undici, tra sorprese e non.

Tra i tagliati Leverbe, che, alle prese con il recupero dall’infortunio (si è operato al menisco lo scorso 6 maggio), difficilmente vedremo nuovamente con i colori nerazzurri addosso. Ma anche Livieri: tra i quattro portieri a scadenza giugno 2025, la società ha preferito non convocare l’uomo che la scorsa stagione si è diviso tra Catania e Cremonese. Esclusi anche giocatori ormai molto vicini al trasferimento, come Zuelli, pronto a ritornare alla Carrarese, e Santoro, vicino al Carpi.

Chiamati a trovare squadra Sussi, Susso Bamba e Davide Di Quinzio, oltre a Seck e Beghetto, quest’ultimo reduce da un’intera stagione – l’ultima – già passata da fuori rosa, dopo il grave infortunio nella primavera del 2023. Altro lungodegente, che però non farà quasi con certezza parte dei piani di Inzaghi è Andrea Barberis, che potrebbe così lasciare Pisa dopo una stagione – sfortunata – dal suo ritorno.

Infine, giusto ritagliare spazio per Alessandro De Vitis. Anche il numero 30 non è stato incluso nella lista del ritiro e, dopo sette stagioni, 173 presenze condite da nove gol e due assist, potrebbe lasciare la squadra uno degli uomini spogliatoio più importanti degli ultimi cicli della storia del club. Per un Pisa che corre in montagna, ce n’è uno rimasto in città, che deve essere smaltito: tanto lavoro da fare per Vaira in questi giorni di mercato.

Lorenzo Vero