L’analisi. Indicazioni tecnico-tattiche dal ritiro di Bormio

Lavoro, sudore, tattica e voglia. Con queste quattro parole potremmo riassumere le due settimane di lavoro del Pisa a Bormio, quando ormai siamo giunti alla vigilia dell’ultimo giorno. Per coloro i quali hanno raggiunto la Valtellina in questi giorni è stato possibile osservare quante volte i calciatori nerazzurri hanno girato attorno al campo sportivo dell’US Bormiense. "Li ho fatti correre tanto, forse troppo" ha scherzato Filippo Inzaghi (nella foto del Pisa SC) al termine dell’amichevole contro il Sondrio, esplicitando così i tanti carichi di lavoro, soprattutto da un punto di vista atletico, ai quali ha sottoposto i calciatori. "Però nessuno si è mai lamentato: si sta creando un bel gruppo", insomma, faticare insieme. D’altronde, è tanta la voglia di riscatto da parte dei giocatori, che sulle spalle hanno due stagioni negative. Lavoro tutti i giorni, se non qualche seduta di riposo (come avvenuto nella mattina di ieri) in seguito alle amichevoli, comunque allenanti. Certo è che i carichi di lavoro si sono fatti sentire, soprattutto per quanto riguarda tanti elementi che faranno parte dell’undici titolare: Canestrelli, Beruatto, Esteves, Arena e Bonfanti sono stati lasciati a riposo nell’ultima amichevole.

Nessun problema grosso: "A cose normali li avremmo schierati" ha dichiarato Inzaghi, "ma ora meglio non rischiare". Nemmeno uno stop per i giocatori, che hanno accusato degli affaticamenti muscolari, completamente comprensibili in questa fase di stagione, che hanno comunque svolto lavoro tra la palestra e i giri di campo. In attesa di avere a disposizione i nazionali, con i rumeni Marius Marin e Adrian Rus che hanno iniziato a lavorare da mercoledì, un giorno dopo rispetto a Jan Mlakar, che dovrebbe avere a disposizione uno spezzone nell’ultima amichevole in programma domani. Occhio, spazio anche alla tattica da parte di Inzaghi: il nuovo modulo, il 3-4-2-1, mostra come l’allenatore stia lavorando a nuove opzioni rispetto al 4-3-3 dichiarato in sede di presentazione. Tra verticalizzazioni e aperture sugli esterni, tra sudore e giri di campo, a Bormio è nato il Pisa di Filippo Inzaghi.

Lorenzo Vero