Bardi, nessuno come lui. Bianco e Romagna sul podio. A Fiamozzi la maglia nera
La classifica stilata considerando le medie voti delle valutazioni del Carlino. Capitan Rozzio al quarto posto. Nardi e Crnigoj male. Il ’caso’ Marcandalli.
Terminato il girone di andata con due provvidenziali vittorie che hanno risollevato classifica e morale della truppa granata, è tempo del classico pagellone di metà stagione, stilato considerando la media delle valutazioni del ’Carlino’ per tutte le 19 partite di campionato.
Con due precisazioni: le presenze indicate si riferiscono a quelle in cui il giocatore ha meritato il voto (senza considerare per intenderci gli spezzoni dal minutaggio minimo) e per la graduatoria sono stati considerati i calciatori che hanno collezionato almeno 8 valutazioni (ma più avanti troverete una citazione anche per gli atleti "fuori classifica").
Chi il migliore? Beh, chi segue con continuità le gesta della Reggiana sicuramente non rimarrà sorpreso nel trovare sul gradino più alto il portiere Francesco Bardi. Il 32enne livornese, magari non sarà impeccabile nel gioco con i piedi o un temerario nelle uscite alte, però ’semplicemente’… para. Con continuità ed efficacia. Mica un dettaglio. Smentendo chi sollevava perplessità dopo le ultime due annate passate a guardare il collega Skorupski a Bologna. Poco da obiettare anche sul secondo posto occupato da Alessandro Bianco. Il giovane prospetto della Fiorentina ha confermato quanto di buono accompagnasse il suo approdo a Reggio. Doti tecniche e atletiche, personalità, gioco a tutto campo. Impressionante per un 21enne alla prima stagione da titolare nei professionisti. Segnaliamo solo un aspetto da migliorare: il numero di gialli subiti, alcuni decisamente evitabili. Chiude il podio Filippo Romagna. Lo sanno anche i seggiolini del "Città del Tricolore": senza i gravi infortuni il centrale guarderebbe la Serie B in televisione, dal piano superiore. Non era però scontato, dopo i soli 44 minuti giocati negli ultimi 3 anni, che il difensore ritrovasse così in fretta solidità e meccanismi di gioco.
Subito fuori dal podio, il capitano Paolo Rozzio che si è fatto trovare pronto nonostante la disabitudine a diverse partite viste dalla panchina, seguito da Cedric Gondo, fondamentale nel gioco degli uomini di Nesta ben oltre i palloni infilati nella porta avversaria, Mario Sampirisi (esperienza e fisico al servizio della retroguardia) ed Elvis Kabashi, scommessa vinta da Nesta il suo arretramento a mediano/regista. Tra gli altri da segnalare una media-voto che non rende giustizia a quanto mostrato da Natan Girma, diventato l’imprescindibile quota-imprevedibilità di squadra e Alessandro Marcandalli, addirittura sotto la sufficienza, che al netto di qualche inciampo è stato un’importante pedina difensiva.
Tra gli "esclusi" merita un discorso a parte Luca Cigarini (7 presenze, media 6,50), utilizzato a singhiozzo ma ancora in grado (sontuosa la prova contro l’Ascoli) di mostrare giocate visionarie e sopra la media.
Tanti rimpianti per il repentino kappao subito da Antonio Vergara per quanto mostrato nelle 4 presenze (media 6,50) raccolte, ancora impalpabile l’apporto di Marko Pajac (4 presenze, 5,88) per lo più ai box e la speranza di un deciso cambio di marcia nel girone di ritorno (se resterà).
Sfortunatissimo Luca Vido (2 presenze, 5,75) che ha subito in allenamento la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, giusto dopo il primo gol granata nel 2-2 di Como; ha patito il salto di categoria Eric Lanini (6 presenze, 5,50) in rete contro il Palermo, ma poco convincente nelle altre occasioni avute e via via sparito dai radar. Apporto insufficiente anche per Filippo Melegoni (5 presenze, 5,40) e Jacopo Da Riva (2 presenze, 5,00).
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