Granata molli e perdenti

Reggiana inguardabile a Cosenza: neanche un tiro in porta .

di FRANCESCO PIOPPI
12 novembre 2023

Granata molli e perdenti

COSENZA

2

REGGIANA

0

COSENZA (4-2-3-1) Micai; Martino, Venturi, Meroni, D’Orazio; Calò, Praszelik (41’st Zuccon); Mazzocchi (25’st Marras), Voca (31’st Florenzi), Tutino; Forte (41’st Zilli). A disp.: Marson, Sgarbi, Rispoli, Fontanarosa, Crespi, Arioli, Canotto, La Vardera. All.: Caserta

REGGIANA (4-3-2-1) Bardi; Szyminski (30’st Fiamozzi), Rozzio, Marcandalli, Pieragnolo; Portanova, Bianco (18’st Cigarini), Crnigoj (18’st Kabashi); Antiste (40’st Melegoni), Girma (30’st Varela); Gondo. A disp.: Sposito, Satalino, Libutti, Da Riva, Nardi. All.: Nesta

Arbitro: Baroni di Firenze (Bottegoni-Belsanti); IV uomo: Costanza; VarAvar (Maggioni-Muto)

Reti: Voca al 23’pt, Tutino al 39’ st.

Note: spettatori 3.750 di cui 790 abbonati e 232 ospiti. Ammoniti Mazzocchi, Portanova, Voca, Marcandalli, Cigarini, D’Orazio e Praszelik. Angoli: 3-2. Rec.: 5’ + 6’.

Non si cada nella retorica degli episodi sfortunati, perché quella che torna a casa dal ‘Marulla’ è una Reggiana ridimensionata nei contenuti ancor prima che nel punteggio.

Certo, con un pizzico di fortuna e attenzione in più la gara poteva essere riaperta, ma la squadra di Caserta ha superato meritatamente quella di Nesta.

I padroni di casa sono passati in vantaggio con un gol di Voca, abile a capitalizzare una dormita collettiva di Szyminski, Crnigoj e Marcandalli dopo una respinta di Bardi sul tiro di Forte. Il Var ha analizzato a lungo la posizione iniziale dell’attaccante dei calabresi, poi ha confermato: niente fuorigioco. Questione di pochi centimetri, ma insindacabili.

Sempre dalla tecnologia è poi arrivato un altro ‘assist’ agli avversari, questa volta dopo 5 minuti della ripresa: Bianco sembra subire fallo da Voca mentre intercetta una palla in area. Sembra, appunto, perché le immagini smentiscono l’arbitro Baroni che aveva decretato il penalty: il centrocampista dei ‘lupi’ anticipa effettivamente quello della Reggiana.

Dopo aver visto sfumare la possibilità del pareggio dal dischetto, i granata fanno comunque pochissimo per scuotersi e il centrocampo, di solito il fulcro della manovra, è completamente inceppato. Bianco, schierato da ‘play’, viene ingabbiato dagli avversari e dal ruolo stesso che non gli permette di mettere in tavola il pezzo forte del repertorio: recupero palla e la ripartenza con cui alza sempre il baricentro di tutta la squadra.

Nesta capisce di aver sbagliato e prova a correre ai ripari, ma i cambi producono solo una flebile scossa che si traduce nel gol annullato a Pieragnolo (77’) per un fuorigioco iniziale di Gondo. La frittata finale è di Kabashi che falcia ingenuamente Florenzi in area. Dagli 11 metri Tutino si fa ipnotizzare da Bardi, ma poi ribadisce in gol sulla respinta. Al di là delle scelte tattiche, lascia perplesso l’atteggiamento della Reggiana che dopo 4 risultati utili consecutivi si è afflosciata di colpo, deludendo un po’ tutti. Soprattutto quei 232 irriducibili tifosi che hanno percorso lo Stivale per sostenerla e che avrebbero meritato ben altro.

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