Reggiana: Cattani su Pizzimenti, Dionigi e il futuro della Serie B

Il vicepresidente Cattani discute di rinnovi, nuovi soci e strategie per la Reggiana e la Serie B.

di GIUSEPPE MAROTTA
21 maggio 2025
Vittorio Cattani se la ride: è pronto per un’altra stagione da direttore generale

Vittorio Cattani se la ride: è pronto per un’altra stagione da direttore generale

Dalle posizioni di Pizzimenti e Dionigi ai rinnovi di contratto, dall’eventuale ingresso di nuovi soci alla Serie B del futuro. Ha parlato di questo e altro il vicepresidente e direttore generale della Reggiana Vittorio Cattani.

C’è attesa per le prime mosse. Avete già deciso il futuro del diesse Marcello Pizzimenti? "Io riconfermerei sia lui che mister Dionigi. Parliamo sempre di continuità: Pizzimenti è al secondo anno con noi, il primo da diesse dopo il lavoro iniziato con Goretti".

Gli errori non sono mancati. "Al netto di questi sono stati proposti giovani forti: diversi dirigenti si sono meravigliati della posizione della Reggiana quando eravamo in fondo. Ho parlato con Dionigi e mi ha detto che vorrebbe continuare a lavorare con Marcello".

Salerno ha detto che prima di prendere decisioni andranno analizzati con attenzione gli errori per far sì che non si ripetano. Sarà così? "Meglio di me può dirlo proprio il presidente: Carmelo parla spesso di deleghe e lui ha quella sulla prima squadra. Io ho seguito poco all’inizio, ho iniziato a metterci il naso quando emergevano i problemi e quando mi chiamavano al campo, vedi Viali o Pizzimenti, ma anche nel periodo iniziale di Dionigi. Ecco: del mister mi ha stupito l’atteggiamento. E’ entrato nella testa dei ragazzi: questo non è un miracolo, è lavoro. Poi la salvezza è stata incredibile".

Da tenersela ancor più stretta dopo le vicende del Brescia. Cosa ne pensa? "Dispiace, la Lega dovrebbe prevenire. Sento già parlare di B a 22 squadre: sarebbe un grande danno economico, già i costi aumentano e gli introiti calano, vedi i diritti tv... Non sono un avvocato, ma il 22 maggio dovrebbe esserci una sentenza e credo che per il Brescia sarà dura evitare il -4. Vedremo".

Tornando a Dionigi: è stato chiamato tardi? "Lo abbiamo fatto in tempo. La stagione ha avuto alti e bassi: il punto più brutto la sconfitta a Cittadella. C’eravamo io, Fico, Salerno, Pizzimenti. Facevamo valutazioni, ma con due gare ravvicinate chi di dovere ha parlato a Viali per fare quadrato. Sono arrivate due vittorie, poi a gennaio quella col Palermo. Da lì il buio".

E l’esonero di Viali. Sofferto? "Sì, anche perché è un buon allenatore: prepara bene le gare, ma nei secondi tempi qualcosa non andava, e in settimana qualche metodologia era così così. Nel tempo ha perso credibilità nello spogliatoio: è stata la goccia decisiva".

A proposito di tempistiche: Salerno dice che in realtà come Lazio e Napoli ci si mette meno nel prendere decisioni, invece a Reggio si rallenta perché bisogna trovare la quadra tra i soci. "Ci ho parlato e non sono d’accordo: è diverso, Lotito e De Laurentiis sono gli unici proprietari dei club e hanno il diritto di fare quello che vogliono. A Reggio ci sono dei soci, e bisogna tener conto della volontà del maggiore azionista".

Il nodo società: ci sono novità? Tempo fa allo stadio era con Nicola Legrottaglie: si parla di un interesse di Andrea Radrizzani. "Legrottaglie è un amico dai tempi di Modena. Ultimamente ci sentiamo anche di più visto che non ha impegni e gira per gli stadi. Non so altro, se non che Radrizzani aveva interessi per Monza e Brescia. La notizia farebbe felice Amadei. Chiamerò con curiosità Legrottaglie…".

Entro il 6 giugno bisogna iscrivere la squadra: cambia qualcosa? "No. Amadei farà la fideiussione bancaria, e un domani, nel caso, la società venisse ceduta, chi arriverà prenderà a carico anche questa operazione".

Il tema calciatori: a Rozzio e Libutti i primi rinnovi? "Farei contratti a vita a loro. Rozzio ha giocato con una vite, altrimenti si sarebbe dovuto operare saltandole tutte".

Un occhio sul prossimo torneo: potrebbe delinearsi un campionato più equilibrato sotto l’aspetto degli investimenti. È d’accordo? "Sì, ma poi vedi che la Samp arriva terz’ultima e la Juve Stabia quinta. La B è imprevedibile e non contano solo i soldi".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su