Ritrovare l’identità perduta. Bari forte, ma soffre di ’pareggite’. Serve una Reggiana da battaglia
A Portanova non riesce il recupero: non convocato. Si ferma Pajac per problemi agli adduttori. Lo staff tecnico tira però un sospirone di sollievo per bomber Gondo, che è disponibile.
Dici Reggiana-Bari e la mente torna subito al 22 luglio 2020. Alla finalissima per la Serie B, a quel gol di Kargbo che mandò in estasi una città intera. Oggi alle 14 la storia sarà però completamente diversa, perché le due rivali ci arrivano sì con la stessa fame di punti, ma con obbiettivi diametralmente opposti. I granata vogliono riscattare la figuraccia nella sfida salvezza con la Ternana, mentre i ‘galletti’ sono alla ricerca di un decollo che li avvicini alle parti nobili della classifica. A Bari pretendono la Serie A che gli è sfuggita per 40 secondi, ‘colpa’ di quel gol di Pavoletti che ha invece lanciato in orbita il Cagliari. Al ‘Giglio’, sponda Reggiana, si accontenterebbero invece di un campionato senza troppe sofferenze dopo anni in cui c’è sempre stato qualcosa che andava storto o che complicava le situazioni. Adesso la macabra ‘new hit’ sembra riguardare gli infortuni: ogni vigilia se ne presenta uno nuovo. E Nesta giustamente sbuffa. L’ultimo in ordine di tempo è quello di Pajac (adduttori) ma anche Portanova non sarà disponibile dopo la botta al quadricipite rimediata al ‘Liberati’. Per fortuna Gondo, pur se non al meglio, salirà a bordo. Bisognerà fare di necessità virtù. Senza Romagna, Portanova, Melegoni, Pajac e con l’attaccante italo-ivoriano a mezzo servizio, anche un punticino - frutto di una prestazione caparbia - potrebbe essere un buon compromesso. Poi la sosta andrà sfruttata per cercare di portare tutti allo stesso livello di condizione e da lì bisognerà ripartire, senza guardarsi indietro. Di sicuro è lecito aspettarsi quella rabbia agonistica invisibile a Terni e una maggiore attenzione alla fase difensiva. Una squadra che subisce di media 1,5 gol a partita (sono infatti 12 in 8 gare) non si salva mai. Prima regola non prenderle, poi vedremo se qualcuno là davanti sarà capace di inventarsi qualcosa. Ricetta banale e che fa inorridire i ‘giochisti’, ma nella giungla della Serie B è sempre un buon viatico per preservare la categoria e poi magari puntare a qualcosa di più (Castori docet…). In porta ci sarà Bardi, sulla destra Sampirisi e a sinistra probabilmente Pieragnolo. I centrali saranno Szyminski e Marcandalli anche se Rozzio (al palo dalla gara col Parma) potrebbe essere ripescato. Nardi, Kabashi e Bianco dovrebbero essere alle spalle di Crnigoj e Antiste, a supporto dell’unica punta che sarà Pettinari. Il Bari soffre di ‘pareggite’ (6) ma ha perso una sola partita, a Parma, ed è una squadra con grandi individualità: Aramu, Diaw, Nasti…Tutti giocatori in grado di fare la differenza anche solo con una giocata. Allerta massima.
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