Sampirisi spiega il buon momento della Reggiana. "Andiamo meglio perché è cambiata la mentalità»
Mario Sampirisi è un po’ il saggio del gruppo. Uno di quei veterani che assieme a Bardi, Cigarini e Rozzio...
Mario Sampirisi è un po’ il saggio del gruppo. Uno di quei veterani che assieme a Bardi, Cigarini e Rozzio tiene tutti con i piedi a terra e indica la retta via, pur senza rinunciare allo spirito goliardico che spesso serve per stemperare i periodi più tesi. Tra gli acquisti arrivati nelle ultime settimane del mercato estivo è stato senza dubbio uno dei più azzeccati e il battesimo di fuoco (debutto nel derby col Parma, da titolare) è stato un biglietto da visita che ha subito fatto capire lo spessore del calciatore.
Sampirisi, come sta lei e come sta il gruppo?
"La settimana scorsa abbiamo fatto una mini preparazione ad hoc e stiamo bene, siamo pronti a ritornare in pista".
Dopo due mesi con i nuovi preparatori atletici si iniziano a vedere i primi risultati?
"Diciamo che adesso facciamo lavori diversi e poi la prima parte di stagione è stata un po’ particolare, con tanti infortuni e siamo stati bravi ad adattarci. Ora sta procedendo tutto per il meglio".
Le due vittorie, con Sudtirol e Catanzaro, con cui avete chiuso l’anno, hanno sistemato una classifica che iniziava ad essere pericolosa: cos’è cambiato negli ultimi tempi?
"È cambiata la mentalità. In alcune partite abbiamo preso troppi gol, alcuni anche a freddo come nel derby col Modena. Successivamente siamo stati bravi a capire i momenti, a sapere quando attaccare e quando difendere. Da questo punto di vista credo ci sia stato il passo in avanti più evidente".
Braccetto di destra in una difesa a tre, terzino in una difesa a quattro o addirittura centrale: l’abbiamo vista un po’ in tutti i ruoli, qual è il suo preferito?
"So adattarmi e cerco di farlo al meglio. Ho fatto anche l’esterno a cinque e cerco sempre di dare il massimo, non ho una preferenza particolare. Dico sempre che i ruoli sono molto soggettivi, quello che conta è la mentalità".
Gennaio è il mese del mercato invernale, ma tutte queste voci possono dare fastidio all’interno del gruppo?
"Ci siamo abituati poi è ovvio che mentalmente può toglierti qualcosina se sei coinvolto in prima persona, ma bisogna restare assolutamente connessi. Anche questa fa parte del mestiere".
Si parla molto di Pafundi e di un suo possibile arrivo: si è fatto un’idea sul giocatore considerato uno degli astri nascenti del nostro calcio?
"Non lo conosco così da vicino per potermi sbilanciare. Ho visto un po’ di immagini e sicuramente ha un grande talento, ma è anche tanto giovane. Non so nulla della trattativa, dico solo che chi arriva dovrà avere la testa giusta perché abbiamo ancora tanto lavoro da fare e soddisfazioni da toglierci".
Sabato si riparte da Pisa, contro una delle squadre che al ‘Città del Tricolore’ vi aveva messo di più in difficoltà (0-0 finale, Bardi migliore in campo). Che partita si aspetta?
"Il Pisa è una squadra costruita e pensata per vincere il campionato. Fin qui gli è mancato qualcosa però è forte e noi dobbiamo cercare di ripetere le ultime prestazioni, cercando di non prendere gol. Nel girone di ritorno inizia un nuovo campionato e noi dobbiamo essere pronti’.
Francesco Pioppi
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