Roma-Bologna 1-3: sprint Champions per Thiago Motta e quarto posto blindato

El Azzouzi, Zirkzee e Saelemaekers firmano il successo ospite, secondo ko in Serie A per De Rossi

di FILIPPO MONETTI -
22 aprile 2024
Il Bologna ha vinto contro la Roma

Il Bologna ha vinto contro la Roma

Roma 22 aprile 2024 – Il Bologna non vuole saperne di svegliarsi e all'Olimpico si regala un'altra notte da sogno. I rossoblu superano per 1-3 la Roma al termine di una partita emozionante, giocata in maniera impeccabile da tutti i giocatori schierati in campo da Thiago Motta. El Azzouzi in rovesciata apre le marcature, poi Zirkzee chiude la prima frazione con il raddoppio emiliano; nella ripresa Azmoun illude, prima che Saelemaekers chiuda i conti per il definitivo 1-3. I petroniani si portano così a +8 sul sesto posto a cinque giornate dal termine, dando forse l'accelerata decisiva per la Champions League, i giallorossi invece restano a +1 dall'Atalanta e mettono nel mirino i tre punti contro l'Udinese

Primo tempo

In occasione dello scontro europeo contro i rossoblu, De Rossi conferma quasi in toto le impressioni della vigilia: al fianco di Mancini c'è Llorente, con Angeliño a sinistra e Çelik, preferito a Karsdorp, a destra. Paredes, Cristante e Pellegrini occupano la mediana con El Shaarawy e Dybala a sostegno di Abraham. Thiago Motta invece sorprende tutti e davanti a Skorupski schiera Calafiori nel suo ruolo naturale a sinistra con Lucumí e Beukema a fare i centrali, mentre a destra opera Posch. In mediana torna titolare El Azzouzi, con Aebischer e Freuler, quest'ultimo capitano al posto dell'assente Ferguson, in avanti Ndoye e Saelemaekers sostengono Zirkzee.

La posta in palio è altissima ed è subito testimoniata dal grande atletismo in campo, condito da duelli fisici e nervosismo diffuso, non è casuale che i primi cartellini gialli arrivino dopo appena 6 minuti di gioco. Storie tese tra Zirkzee e Paredes scatenano il primo parapiglia in campo, ammoniti i due istigatori. La prima azione pericolosa è di marca giallorossa, errore in palleggio del Bologna con Calafiori a perdere un pallone nella propria trequarti campo, alimentando l'azione offensiva di Dybala. L'argentino si sfila sul destro, poi mette il pallone a rimorchio per El Shaarawy, ma il faraone calcia altissimo sopra la traversa da ottima posizione.

Gol fallito e gol subito, perché al 14' è il Bologna ad aprire le marcature. Zirkzee apre benissimo il campo da destra a sinistra: Calafiori si sovrappone a Saelemaekers e crossa in area il suggerimento del belga. All'altezza del dischetto del rigore si è inserito perfettamente El Azzouzi, il quale si coordina e in rovesciata colpisce al volo, la sfera dà un bacio al palo e si deposita in rete per lo 0-1 emiliano. A sorpresa felsinei avanti all'Olimpico, mentre la Roma poco prima della rete deve registrare anche il cartellino giallo ricevuto da Angeliño.

La rete subita scatena la reazione rabbiosa dei giallorossi, i quali alzano la propria linea del pressing e provano a mettere sotto pressione la retroguardia felsinea. Proprio gli errori in fase di costruzione degli ospiti mostrano il fianco alle incursioni dei talenti capitolini. Al 20' infatti è Lucumí a regalare il pallone a Paredes, il quale mette a sedere il difensore e apre il sinistro a cercare il palo lontano. Skoruspki sarebbe battuto, ma il pallone è largo rispetto allo specchio della porta emiliana. Al 25' è ancora la Roma da calcio d'angolo, con il cross di Paredes a pescare la mezza sforbiciata di Dybala sul palo lontano, il pallone però schizza altissimo sopra la traversa.

La squadra di De Rossi prende poco a poco le redini del gioco, alzando il proprio baricentro, ma ogni volta che i rossoblu recuperano palla sanno far male. Al 33' arriva infatti il terzo cartellino giallo per i padroni di casa, con Pellegrini ammonito per l'intervento ruvido ai danni di Posch. Minuto 40 di gioco, altro cartellino giallo per la Roma, con El Shaarawy a finire sul taccuino dei cattivi di Maresca, intervenendo duro su Ndoye. La punizione è sui 23 metri dalla porta, in posizione invitante per un tiro in porta: se ne incarica Saelemaekers, il quale calcia violentemente con il destro, ma la traversa questa volta salva i capitolini dal raddoppio emiliano.

Il secondo gol felsineo però è solo rimandato, perché nell'ultimo minuto di recupero il Bologna trova lo 0-2 grazie al talento del proprio numero 9: Joshua Zirkzee. Discesa a sinistra di Saelemaekers, il quale offre in area a El Azzouzi, il marocchino appoggia con il petto al bomber olandese, il quale si libera dei difensori con una deliziosa serpentina, poi calcia in porta. Svilar sporca e Angeliño allontana, ma il pallone ha già superato completamente la linea di porta, così Maresca convalida giustamente la seconda rete ospite, qualche istante prima di fischiare due volte e mandare le squadre a riposo sul doppio vantaggio bolognese.

Secondo tempo

Nessun cambio all'intervallo, le squadre riprendono il gioco con gli stessi 22 protagonisti della prima frazione. I giallorossi prendono subito in mano le redini del gioco e ci mettono appena 5 minuti a creare la prima occasione della ripresa. El Shaarawy infatti raccoglie la respinta felsinea da calcio d'angolo e calcia al volo. Il destro è violentissimo e pronto a insaccarsi sotto l'incrocio dei pali, ma si immola per la causa Posch, respingendo col volto la sfera. De Rossi allora prova subito a dare una scossa gettando in campo Azmoun, Spinazzola e Karsdorp, rilevando Abraham, Angeliño e Çelik.

Proprio l'iraniano si rende subito protagonista del match. Dopo il destro di Paredes dai 30 metri respinto da Skorupski, ci pensa l'ex Leverkusen ad accorciare le distanze per i capitolini. Pellegrini dalla destra crossa bene in area dove svetta il numero 17, ma il suo colpo di testa è respinto dal portiere ospite. Il persiano non si dà per vinto e ci riprova una prima e poi una seconda volta, fino a spingerlo in porta di pura forza di volontà. All'Olimpico è 1-2 quando la partita è al 56' di gioco.

Si entra nell'ultima mezz'ora di gioco con i due cartellini gialli sventolati da Maresca all'indirizzo di Llorente e Freuler, ma anche con il tris felsineo. Al 65' infatti Dybala scivola a centrocampo e apre involontariamente il contropiede del Bologna. Zirkzee verticalizza per Saelemaekers, il quale si ritrova da solo davanti a Svilar: tocco sotto e 1-3 bolognese all'Olimpico. È festa grande sulla panchina rossoblu, mentre cala un silenzio assordante sullo stadio.

Thiago Motta opera il suo primo cambio solo al 70' quando sostituisce Zirkzee, schierando al suo posto Castro. Risponde De Rossi qualche istante più tardi, giocandosi la carta Baldanzi al posto di El Shaarawy, in quello che si rivela un vero valzer di cambi, perché pochi secondi più tardi si gioca la carta Urbanski il tecnico felsineo, rilevando uno sfinito El Azzouzi, anticipo del triplice cambio dell'80esimo quando entrano in campo Kristiansen, De Silvestri e Fabbian, escono dal terreno di gioco Calafiori, Posch e Ndoye. L'ultima sostituzione di De Rossi invece è un cambio a sorpresa, per gli ultimi 5 minuti infatti entra in campo Joao Costa, esce Cristante, per una Roma di stampo super offensivo. Proprio il neo entrato classe 2005 si rende subito prezioso: la sua sponda infatti tiene vivo il pallone nell'area di rigore avversaria. Lo raccoglie Azmoun, il quale calcia, ma trova sulla propria strada Skoruspki, l'azione resta però viva per Pellegrini, ma la sua girata al volo dal cuore dell'area è alta. Si disperano i capitolini, consapevoli di aver fallito forse l'ultima chance per riaprire la sfida.

Si entra così nei sei minuti di recupero, con il Bologna si costretto nella propria metà campo, ma sempre in apparente controllo dell'incontro. Sono infatti i felsinei ad andare più vicini alla quarta rete, rispetto ai capitolini a dimezzare lo svantaggio. Così dopo 6 minuti di recupero, Maresca sancisce la fine delle ostilità, all'Olimpico vincono i rossoblu per 1-3 e danno un'accelerata, forse decisiva, per la propria corsa Champions League. La Roma invece incassa la seconda sconfitta in Serie A con De Rossi in panchina e vede l'Atalanta avvicinarsi pericolosamente a -1, per un quinto posto da difendere a tutti i costi.

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