Europa League, Mourinho: "Contro lo Sheriff Tiraspol giocheranno Karsdorp e Svilar"

Le parole dello Special One nella conferenza stampa pre-partita della Roma

di FILIPPO MONETTI -
20 settembre 2023
José Mourinho

José Mourinho

Tiraspol 20 settembre 2023 - Alla vigilia dell'avvio della nuova stagione europea della Roma, José Mourinho è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match di debutto. I giallorossi scenderanno infatti in campo domani contro lo Sheriff Tiraspol, in casa dei campioni di Moldavia, ecco le parole del tecnico portoghese ai cronisti presenti.

La conferenza stampa dello Special One si è aperta con una domanda sul possibile turnover in campo contro lo Sheriff. Il tecnico dopo aver ammesso di non voler rispondere direttamente svela ugualmente qualche pedina della formazione che scenderà domani in campo. "Se l'obiettivo è sapere chi gioca domani - esordisce l'allenatore lusitano - non lo dico. Gioca Karsdorp, perché Kristensen non c'è e senza Smalling il quarto difensore è Celik. Io ho bisogno di un difensore in panchina, giocheranno Mancini, Llorente e N'Dicka. Se mi chiedi dei due attaccanti, non dico chi gioca. Io preferisco giocare con due attaccanti, di cui uno creativo. Per questo motivo in passato abbiamo giocato con El Shaarawy o Dybala e Abraham. Per natura preferisco questo".

Il discorso precedente è continuato ampliandosi anche a quale portiere giocherà, ma si è parlato inoltre di quale sarà lo spirito che accompagnerà la Roma in questa stagione di Europa League dopo aver perso la finale lo scorso anno. "Questa è una stagione diversa da quella scorsa. Continuerò a dire - aggiunge il tecnico romanista - che la finale di Budapest non l'abbiamo persa, lo dirò sempre. Si tratta di una competizione nuova, partiamo da zero: l'obiettivo è qualificarci per la prossima fase. L'anno scorso abbiamo iniziato con una sconfitta che ci ha creato difficoltà nella qualificazione, che ci ha fatto giocare un playoff contro una squadra di Champions. Vincere il girone sarebbe importante per noi. Su Svilar, giocherà. Gioca perché Rui ha giocato bene nella scorsa partita, perché non ha preso alcun gol e perché non ci sono state critiche nei suoi confronti. Se ci fossero state, avrebbe giocato al 100%".

Si è poi parlato dell'avversario e di come, in linea teorica, sia al di sotto della Roma tecnicamente parlando: "Abbiamo rispetto per tutti gli avversari - ha dichiarato José Mourinho - Abbiamo perso due anni fa 6-1 una partita che si doveva vincere, abbiamo perso lo scorso anno contro il Ludogorets e sappiamo che non è mai facile giocare in Europa, principalmente fuori. Giochiamo contro l'avversario, il pubblico, una motivazione speciale per una squadra che vuole qualificarsi alla prossima fase. Giochiamo anche contro la loro storia: hanno fatto cose incredibili in Champions. Non è una partita facile. Ho detto già che giocheranno Karsdorp, Mancini, Llorente, N'Dicka. Abbiamo anche Mannini e D'Alessio, che non sono mai stati con noi, ma non partiranno loro dal primo minuto".

Il tecnico ha poi affrontato il tema della propria squalifica europea. "Sì, la mia assenza sarà un problema, perché non potrò comunicare con i miei giocatori. Ma cercheremo di ridurre il problema. Vedremo dove lo Sheriff mi farà sedere. Non m'interessa, perché io posso guardare la partita da qualsiasi posizione. Mi fido della squadra, potrò esultare per i gol".

L'ultima domanda della conferenza stampa riguardava se il raggiungimento dell'obiettivo Champions League sia più facile attraverso la vittoria della competizione continentale, o arrivando quarti in campionato. "Non lo so. L'anno scorso abbiamo avuto la sensazione che si poteva fare tramite entrambe le competizioni: alla trentesima giornata eravamo terzi e ai quarti di Europa League. Abbiamo avuto infortuni importanti, abbiamo perso qualche partita e siamo arrivati in una finale difficilissima contro una squadra che aveva le stesse nostre ambizioni. Non riesco a dire quale delle due opzioni sia più facile. In Europa League ci sono squadre fortissime come Brighton, Liverpool, Atalanta. Non riesco a scegliere una competizione, perché per me è sempre più importante la prossima partita".

Mourinho: "Sheriff squadra organizzata, mi aspetto una partita difficile"

Non solo conferenza stampa, José Mourinho è intervenuto anche ai microfoni di Sky Sport, in cui ha presentato la partita che attende la Roma in quel di Tiraspol. Ecco le dichiarazioni del tecnico capitolino.

Due anni a Roma, due finali, un titolo, cosa rappresenta questo terzo anno consecutivo in Europa? "Le due finali che abbiamo giocato sono stati momenti emotivamente importanti per costruire una Roma unita. Andare a Tirana e a Budapest è motivo d'orgoglio per i tifosi. Durante la fase a gironi l'unico obiettivo è superare il turno. Se finisci secondo, hai due partite in più di cui non hai bisogno. Lo scorso anno abbiamo sbagliato all'esordio, perdendo a Ludogorets, e questo ci ha messo sotto pressione. Da domani proveremo a costruire un girone che ci consenta di qualificarci da primi".

Che avversario è lo Sheriff e quali insidie può nascondere? "Ha fatto un percorso incredibile in Europa negli ultimi anni, la vittoria al Bernabeu con il Real Madrid è storia del calcio. Abbiamo analizzato la squadra di questa stagione e non è cambiata molto dal recente passato. Per i giocatori lo Sheriff è una tappa per fare poi il grande salto. Hanno un solo giocatore moldavo, poi tutti brasiliani e colombiani, ragazzi in cerca di un trampolino di lancio. Bordin è bravo, si vede che la squadra è organizzata. In campionato gioca con la difesa a quattro, in Europa più a cinque. Mi aspetto delle difficoltà".

Abbiamo visto la prima dal 1' di Dybala e Lukaku giocheranno di nuovo insieme o dovranno essere un po' gestiti fisicamente? "Non voglio dire chi gioca. Abbiamo una rosa con tante opzioni. Anche con Smalling, Pellegrini, Azmoun e Kristensen che non possono giocare, abbiamo una squadra che ci dà la possibilità di fare qualche cambio senza perdere la nostra struttura e senza perdere quello che è importante, ovvero una squadra che possa vincere la partita".

Ci ha colpito come lei e la società abbiate sempre dato una certa priorità all'Europa. "Sono cresciuto in certo un modo e per me è difficile scegliere le partite. Per me la più importante è sempre la prossima, la competizione più importante ora è l'Europa League. Se siamo in Europa è perché, oltre alla vittoria della Conference League e alla sconfitta in finale di Europa League, il nostro percorso aiuta a creare una Roma più forte. Partite come quelle contro il Bodo all'Olimpico, col Leicester, col Feyenoord, col Bayer, aiutano".

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