Roma: contro la Juve buona partita, ma l'attacco non punge

L'analisi del ko romanista all'Allianz Stadium

di FILIPPO MONETTI -
31 dicembre 2023
Nicola Zalewski a duello con Weston McKennie

Nicola Zalewski a duello con Weston McKennie

Roma 31 dicembre 2023 - Un ko era preventivabile, ma prendere gol su una distrazione brucia tanto a una Roma che non aveva demeritato nell'incontro. Contro la Juventus la squadra di Mourinho capitola per 1-0 di fronte alla dura legge del "corto muso" di Allegri, in una partita molto bloccata, ma non per questo priva di spunti interessanti. La decide Rabiot, bravo a sfruttare l'avvio un po' sottotono dei giallorossi nel secondo tempo.

Nella prima frazione infatti entrambe le squadre lottano contro l'ottimo blocco difensivo avversario. A centrocampo c'è tanta densità e le due formazioni non vogliono sbilanciare il proprio assetto con un pressing feroce, finendo così per affidarsi molto alle giocate individuali. A fare la differenza infatti sono i duelli, con Vlahovic grande protagonista e decisamente più in evidenza nella sfida con Llorente, rispetto a Lukaku contro Bremer e Danilo. Il cervello del gioco romanista è Dybala, il quale agisce sempre molto largo per poi rientrare, salvo arrivare spesso sul fondo e cercare poi il cross. La situazione di equilibrio persiste fino alla fine della prima frazione, con una Juventus a terminare la prima parte del match in crescendo. 

Nella ripresa l'avvio a rilento dei giallorossi costa loro il match. La Juventus segna praticamente subito, ma il tentativo di Rabiot era già la seconda azione pericolosa dei bianconeri nei primi due giri di lancette del secondo tempo. Nell'azione è in ritardo Mancini, il quale concede la corsia libera al francese in bianconero, poi l rimpallo favorevole tra Kristensen e Cristante, gli regala la chance da pochi passi su cui è bravo a superare l'incolpevole Rui Patricio. L'assalto finale con il tridente Azmoun, Lukaku e Dybala non sortisce l'effetto sperato, anzi sono più le azioni in favore della Juventus per sfiorare il raddoppio, piuttosto che i tentativi davvero incisivi per la Roma.

I numeri confermano il sostanziale equilibrio visto in campo, ma a parte la voci relative al possesso palla, spesso è la Juventus ad avere un piccolo margine. Minimo, ma significativo, proprio come racconta il risultato finale. La Roma detiene il pallone tra i piedi per il 57% del tempo totale, combinando per ben 519 passaggi riusciti su 597 tentati (87% di precisione), mentre la Juventus nel suo 43% di possesso realizza 370 fraseggi su 440 tentati (84% di precisione).

Negli altri numeri però è sempre la formazione di casa ad avere il vantaggio: 13 tiri a 11 in favore dei bianconeri, con 4 in porta, mentre la Roma si ferma a 2 tentativi nello specchio. Non è però solo la mole dei tiri tentati, ma anche la qualità a premiare la Juventus: i bianconeri infatti combinano per 1,63 xG, mentre la Roma non supera gli 0,40 xG. Pareggio nel numero di calci d'angolo tirati (2 a testa), mentre i padroni di casa recuperano un pallone in più (48 a 47) e commettono un fallo in più (15 a 14), in una sfida nel suo complesso molto aggressiva, ma sempre molto regolare, con appena due cartellini gialli sventolati in totale (uno per parte). La Juventus corre di più rispetto agli ospiti con 110 km di corsa complessivi contro i 108 km degli avversari, mentre i capitolini recuperano più palloni rispetto agli avversari con 39 possessi ritrovati contro 37.

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