Mercato Roma: il futuro della fascia sinistra tra Angeliño e Spinazzola

Lo spagnolo verso la permanenza, l'azzurro verso l'addio

di FILIPPO MONETTI -
15 maggio 2024
Angeliño a duello con Frimpong nel match di Europa League

Angeliño a duello con Frimpong nel match di Europa League

Roma 15 maggio 2024 – Ultime due giornate di campionato con una Roma alle prese con la prima vera crisi della gestione De Rossi. Il tecnico capitolino non vince dal recupero della sfida contro l'Udinese e specie nelle ultime settimane si è evidenziata una condizione fisica sempre più precaria a separare i giallorossi dai rispettivi successi. Uno dei giocatori a livello fisico più impressionanti però di questo periodo è stato senza dubbio Angeliño. Lo spagnolo arrivato a gennaio in prestito con diritto di riscatto dal Lipsia, dopo aver interrotto il precedente prestito in essere al Galatasaray. La sua alternanza con Spinazzola ha tenuto in vita le speranze giallorosse del ribaltone alla Bay Arena di Leverkusen, permettendo anche all'azzurro di ritrovare maggiore qualità in campo.

La Roma può vantare sul cartellino dello spagnolo ex Manchester City il diritto di riscatto fissato a 5 milioni di euro, negli uffici di Trigoria, già dagli ultimi giorni si sta meditando su questa decisione. De Rossi sta puntando molto sul ragazzo classe '97 e dare continuità alla struttura portante della formazione che ha comunque permesso la rimonta di questa seconda parte di stagione. Non capitano spesso occasioni come quella presentatasi ai giallorossi con il cartellino di Angeliño. A livello di incisività in zona gol il terzino iberico ancora non ha messo numeri nel proprio tabellino, ma ha contribuito in maniera importante aggiungendo qualità e tecnica al palleggio giallorosso. Molto spesso è stato utile in fase di costruzione sia per superare la pressione avversaria, sia per consolidare il possesso di palla, quando si è cercato di ridurre il ritmo della contesa.

La duttilità dello spagnolo, schierato sia a tutta fascia, sia come terzino fluidificante, sia all'occorrenza come braccetto di sinistra, lo hanno reso un jolly per De Rossi, non è solo tattica. Oltre alla tecnica raccontata in precedenza, il giocatore infatti unisce una grande caparbietà e un forte spirito combattivo. Rapido nello stretto, compensa con la grinta il proprio deficit fisico, essendo alto appena 171 centimetri, rendendolo un giocatore prezioso anche in fase difensiva. Contro il Bayer Leverkusen ad esempio in campo aperto si è rivelato più volte prezioso per contenere le ripartenze dei talentuosi attaccanti tedeschi. 

Mettendo tutto questo in contro, diventa altamente improbabile che la Roma si rifiuti di esercitare il riscatto nei confronti dello spagnolo. Il confronto qualità-prezzo rende il ragazzo nato Coristanco un elemento di altissimo valore nella rosa giallorossa e dimostra anche la qualità di Tiago Pinto, nell'affare concluso con il Lipsia a gennaio. Indipendentemente dalla permanenza di Spinazzola, la conferma dello spagnolo sarebbe importante per dare continuità e solidità al reparto, prima poi di pensare a un eventuale sostituto per l'ex Juventus, il cui contratto scade il prossimo giugno. Al momento infatti l'azzurro, Campione d'Europa nel 2021 è più vicino all'addio che alla permanenza: contratto pesante e tanti problemi fisici rendono Spinazzola un giocatore di livello sì altissimo, ma molto incostante per il prezzo annuale sulle casse della squadra. Su di lui ci sono club arabi, ma occhio anche ai tanti estimatori in Italia, senza contare a piste europee come il Marsiglia. 

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