Sassuolo, il cielo capovolto. In un anno è cambiato tutto

Dodici mesi fa l’obiettivo era convincere chi era restio a rimanere neroverde . Oggi invece in ritiro ci sono nomi pesanti che non sembrano destinati a restare.

di STEFANO FOGLIANI
18 luglio 2025
Andrea Pinamonti è stato lìultimo numero 9 del Sassuolo in A

Andrea Pinamonti è stato lìultimo numero 9 del Sassuolo in A

‘Sale in ritiro in quel di Ronzone, con rosa extralarge, il Sassuolo di Grosso: 31 effettivi, cui si aggiungeranno Erlic e Bajrami, che godono di un supplemento di vacanze, Berardi Antiste e Ghion, convalescenti’. Scrivevamo così, esattamente un anno fa dei neroverdi, studiando il gruppo che preparava la stagione 2024/25. Un anno, e una promozione, dopo, il cielo sopra Sassuolo si è capovolto, nel senso che allora la necessità era blindare i big per garantirsi una risalita la più sollecita possibile – Thorsvedt, Laurientè, lo stesso Berardi, ma anche Toljan e Doig – oggi la necessità più immediata è smaltire quelli che sono considerati, a dispetto della caratura e dell’esperienza, esuberi che pesano su una rosa ancora da aggiustare e, in qualche caso, anche sui conti societari.

E mica si parla di Laurientè – è lui che vuole andare, il Sassuolo se lo terrebbe ben stretto, invece – quanto di una serie di prospetti che chissà quanto sono dentro il progetto di Grosso, ancorchè aggregati al gruppo. Prendiamo Pinamonti: sarà lui il prossimo centravanti del Sassuolo? Se lo chiedono in parecchi, dopo che ha battuto il primo colpo in amichevole, le risposte scarseggiano. L’ingaggio del ‘Pina’ è di quelli importanti, il mercato che ha anche – lo segue la Premier, ma appena comincia il ‘ballo dei centravanti’ facile anche qualche squadra italiana chieda lumi – ma si tratta di capire che piani ci sono per lui. Un indispensabile all’ombra del quale far crescere Skjellerup (in quel caso, però, uno tra Mulattieri e Moro, se non tutti e due, sono di troppo) o una pedina da monetizzare per il mercato che verrà?

Poi Turati: oggi il portiere del Sassuolo è lui, Grosso lo ha già allenato e lo conosce, ma l’anno scorso impose al Sassuolo la cessione e la circostanza potrebbe aver lasciato il segno. Vale, anche per lui, il discorso per l’arciere di Cles: il portiere milanese è un esubero (di pregio, ovvio) o uno su cui puntare? Le domande corrono tra Ronzone, dove il Sassuolo fatica, e la Rimini dove il mercato langue, e implicano altro. Meno chiacchierati del portiere ex Monza e del centravanti scuola Inter ce ne sono infatti altri. In rigoroso ordine alfabetico Alvarez, Ghion e Iannoni, Paz, Pieragnolo e Russo, Satalino e Volpato. Sono da A, o considerati tali? Risponderà il mercato che verrà.

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