Finalmente un’identità più offensiva e alla costante ricerca del gol. Segnali di crescita. Ora va alzata la qualità
La Spal ha giocato una partita offensiva a Pesaro, pareggiando solo su autogol al 94'. La squadra ha mostrato una graduale crescita anche per intensità e convinzione, ma ha bisogno di un vero 9 e di maggiore qualità offensiva. Colucci deve far sì che la Spal giochi così anche sullo 0-0.
Che la Spal giochi a calcio in costante proiezione offensiva e finisca applaudita dai numerosi tifosi che l’hanno seguita a Pesaro, è già una novità che non si può non sottolineare. Era questa la partita più importante delle prime tre del ritorno, e consentire alla Vis di salire a +3 alla vigilia di dure sfide con Cesena e Perugia sarebbe stato per la Spal peccato non veniale. La rete del pareggio sarà anche stata fortunosa, ma viene a far giustizia alla prestazione di una Spal che è sembrata anche fisicamente tonica e meritevole del risultato. Mai in trasferta aveva creato i presupposti del gol quanto a Pesaro, abituata com’era a volte a non graffiare nemmeno l’area avversaria. L’impressione è di una squadra in graduale crescita anche per intensità e convinzione.
Detto ciò, perché ha rischiato di tornare a case a mani vuote pareggiando solo su autogol al 94’? Semplice: per la consueta modesta qualità offensiva. Senza un vero 9 garantito in arrivo per la settimana entrante, con Rabbi (così come Antenucci prima di lui) costretto in un ruolo non suo e Rao che fisicamente paga ancora lo scotto dell’età, e con le note problematiche in sede di ultimo passaggio, la Spal continua ad accusare modesta qualità a ridosso e all’interno dell’area anche nella giornata in cui di cross ne sono piovuti tanti: magari non tutti precisi, ma in decisa doppia cifra. Scavallata la nottata, ora tocca alla società alzare la qualità offensiva e colmare il vuoto del 9.
Già Edera ha mostrato le sue capacità tecniche, e non è un caso che, dopo il triplo cambio di un Colucci che la partita l’ha studiata, la Spal abbia finalmente iniziato a spolverare i guanti di Neri. Ora bisogna azzeccare centravanti, portiere e centrocampista, proprio per conferire maggiore leadership e rapidità in mezzo e incisività davanti, dove sarà fondamentale anche il rientro di Dalmonte.
La Spal deve però giocare come ha fatto a Pesaro senza aspettare la frustata dell’avversario: sullo 0-1 immediato era obbligata a fare la partita e c’è riuscita bene reagendo in fretta alla botta. Colucci deve arrivare a ottenerlo dai suoi anche sullo 0-0.
Mauro Malaguti
Continua a leggere tutte le notizie di sport su