Italia, Spalletti: "Con la Germania giocheremo a viso aperto. Vogliamo vincere"
"Retegui? È infortunato ma per ora non chiamo nessuno"

Spalletti (ANSA)
Milano, 19 marzo 2025 – L’Italia di Luciano Spalletti è pronta a tornare in pista. Domani alle 20.45 (match in diretta su Rai 1 e streaming su Rai Play), gli azzurri sono attesi dall’esame di tedesco: allo Stadio Meazza di San Siro arriverà infatti la Germania per disputare il match di andata dei quarti di finale di Nations League. Posta in palio di grande peso specifico, insomma, al pari del coefficiente di difficoltà che impone una nazionale come quella guidata da Julian Nagelsmann: “Italia-Germania ha un grande fascino – ha spiegato Spalletti in conferenza stampa – perché sono due grandi nazionali e lo sono sempre state e perché i risultati che sono sempre scaturiti da questi incontri hanno dato lustro alla sfida. Sono convinto che sarà una bella gara e che entrambe le squadre la giocheranno a viso aperto per vincerla. Chiaro è che, se non fossimo bravi in alcune fasi della gestione della partita e ci ritrovassimo sempre a rincorrere, tutto diventerebbe molto più difficile poterne uscire con un risultato positivo. Noi scenderemo in campo per giocare la nostra gara. Loro ci metteranno la loro qualità e in alcuni momenti saremo costretti a scegliere come stare dietro a quello che loro faranno, ma vogliamo vincere”. Il successo con i teutonici manca da 13 anni: “Vero ma con loro abbiamo pareggiato quattro delle ultime sei sfide. Abbiamo però il dovere di incarnare quel sogno chre gli italiani hanno nel vedere giocare la Nazionale, che è quello di vincere e avere una squadra forte. Dobbiamo portarci dietro la nostra storia, nel bene e nel male”. A complicare le cose per il CT azzurro, l’infortunio occorso a Mateo Retegui, che non prenderà parte neppure al match di ritorno in programma domenica, ma Spalletti, almeno per ora, non chiamerà un sostituto dell’attaccante dell’Atalanta: “Retegui lo abbiamo rimandato a casa perché non ce l’avrebbe fatta a recuperare. Si spera che possa farcela per la prossima partita di campionato che dovrà affrontare con l’Atalanta. Non c’è un problema ben definito. Si tratta di un affaticamento e, come abbiamo scelto di fare in tutte queste situazioni, li rimandiamo a casa. Per il momento non chiamo nessuno perché voglio vedere come andrà la prima sfida. Potremmo aver bisogno di una prima punta o di una seconda. Lo valuteremo anche in base a quello che sarà il recupero di Zaccagni e Cambiaso. In vista della seconda gara, se dovrò chiamare una prima punta sarà Piccoli, se ci sarà necessità di una seconda punta sarà Baldanzi”.
Sul fronte tedesco mancheranno invece Wirtz e Havertz: “Una nazionale come la loro assenti non ne ha. Se non gioca un esterno, ce n’è un altro di livello altissimo. Anche quattro o cinque. Hanno giocatori fortissimi: sono veloci, sanno saltare l’uomo e giocare in uno contro uno. Anche a noi non manca nessuno. Sarà una squadra di altissima qualità, che saprà mettere in campo il suo gioco al netto delle assenze”. Su un possibile ballottaggio tra Ricci e Rovella: “Sono giocatori diversi, ma entrambi sono bravi a giocare a calcio e a gestire la squadra in cabina di regia. Ricci è più mezzala, Rovella è più mediano. Dubbi, comunque, ne ho tanti perché ho a disposizione 23 giocatori forti. Allo stesso tempo, sono tranquillo quando qualcuno non può giocare perché so che i sostituti mi possono dare quello che desideriamo”. Si entra nell’anno della qualificazione ai Mondiali: “I ragazzi sono convinti delle loro qualità, riflettono su ciò che bisogna fare ed è così che si cresce. Se si lavora ripetutamente in una direzione per crescere, si cresce. Queste qualità le vedo nei ragazzi. Sono riflessivi e vogliosi di crescere”. La chiosa su Kean, che sta attraversando una grande stagione: “L’ho trovato molto migliorato. Con lui ho potuto confrontarmi, non solo sul calcio. L’ho conosciuto meglio ed è diverso dal messaggio che manda: è sensibile, tiene al lavoro e ai compagni. Sta perfettamente dentro a quelle qualità morali di squadra che vogliamo”.
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