I problemi della rosa si ripresenteranno lunedì sera al ’Barbera’. Muhl fuori uso, la coperta ritorna corta in difesa. E ci sono poche alternative anche a centrocampo

Muhl fuori uso, la coperta ritorna corta in difesa. E ci sono poche alternative anche a centrocampo
I problemi di una rosa senza criterio si ripresenteranno puntualmente lunedì, in una trasferta dal pronostico chiuso come quella di Palermo. Da un lato le tre assurde giornate di squalifica a Ekdal riducono drasticamente le alternative a centrocampo, dall’altro l’infortunio a Muhl accorcia di netto la coperta anche in difesa. Fortunatamente Bertola ritornerà al suo posto, con i soliti Nikolaou e Amian ai suoi lati nello schieramento a tre, ma gli unici cambi spendibili sono il mai utilizzato Serpe e l’ancor più misterioso Gelashvili, rapidamente accantonato dopo la figuraccia col Como. Anche per Muhl il match con i lariani fu da dimenticare, uscito per evidenti problemi agli adduttori nella ripresa. Rientrato venti giorni dopo nel derby con la Reggiana, con una prestazione decisamente negativa, Alvini non lo portò nemmeno in panchina tre giorni dopo, sempre a Cesena contro il Brescia, in quanto affaticato. Fuori per scelta tecnica con la Feralpi Salò, il tedesco era rientrato in squadra per l’infortunio di Bertola nell’ultima giocata con il Pisa, disputando una partita tutto sommato dignitosa contro i pesi massimi toscani. In settimana, nonostante la sosta, il nuovo stop muscolare, che conferma problemi di adattamento anche fisici a un campionato come la B italiana, dove tutto è molto più intenso che in Austria.
Intanto il ritorno in Nazionale di Ekdal è stato caratterizzato dalle dichiarazioni rese in patria sul suo scarso utilizzo fino a questo punto della stagione. Che lo svedese sia nella sua fase calante di carriera è indubbio, ma è anche vero che come regista arretrato il suo valore basta e avanza per sopravanzare Salvatore Esposito di varie lunghezze, a meno che per regista si intenda passare sempre indietro o di lato a pochi metri, non girarsi mai con la palla al piede quando si riceve con le spalle alla porta, sbagliare quasi tutte le poche verticalizzazioni tentate.
Le caratteristiche di un regista ce le ricordiamo un po’ diverse, ma colpa nostra che apparteniamo a una generazione che a calcio ci sapeva giocare per davvero, dalla A ai dilettanti. Se poi Esposito sfoderasse una grande prestazione alla Favorita, tanto di cappello.
Mirco Giorgi
Continua a leggere tutte le notizie di sport su