Un’Italia da Champions. "L’Inter e la Juve ci sono. Al Milan manca il gruppo. Bologna, goditela tutta»
Blerim Dzemaili fa le carte alle cinque italiane al via con la nuova formula "Sono contento per Saputo, gli americani sanno costruire club che funzionano. Aveva ragione Klopp, affrontare l’Atalanta è come andare dal dentista". .
Scorrendo l’elenco delle italiane iscritte alla Champions League e la classifica della serie A, Blerim Dzemaili avrà pensato che la nuova stagione sembra il suo album dei ricordi. Ci sono tutte le nostre squadre in cui il tuttocampista svizzero di origini albanesi ha giocato. Oggi che è uno dei ’talent’ di Sky, ovviamente, guarda alle partite con un occhio diverso.
Dzemaili, le piace la nuova formula della Champions?
"Bella domanda. La vecchia aveva un suo fascino, non so se la scelta di cambiare derivi dalla pressione della Superlega. Però per valutare le cose bisogna sempre aspettare i fatti, i risultati nel senso dello spettacolo. Scopriremo presto se davvero siamo di fronte a una novità, per me la Champions era bella come era prima. Ora sembra un altro campionato e il campionato ce l’hai già nel tuo paese".
In effetti i cambiamenti somigliano molto alla Superlega.
"Mi sembra abbastanza chiaro che abbiano accelerato in questa direzione, la cosa più difficile sarà per noi che la dobbiamo spiegare, perché è difficile far capire che ogni squadra gioca contro otto avversarie diverse. Magari mi arrivano davanti club contro i quali non ho neanche giocato. Di buono c’è che con tante partite si riduce il peso di un colpo di fortuna o di un arbitraggio negativo".
Secondo lei tra le italiane solo l’Inter ha vere chance?
"Dipende un po’ da come sarà il percorso del Milan, perché ha iniziato male, ma ha tanta qualità. Bisogna capire quando Fonseca potrà riprendere in mano la squadra, perché ha dovuto provare a mettere dentro la sua mentalità. Anche la Juve non si deve mai nascondere, soprattutto adesso che ha iniziato con un allenatore che sa fare bene le cose, l’ha dimostrato a Bologna. E poi c’è l’Atalanta, come diceva Klopp è come andare dal dentista, è sempre una squadra difficile da affrontare. Le italiane hanno delle chance, al Bologna dico che se la deve godere perché è riuscita a portare una squadra di provincia in Champions, è una cosa bellissima".
Il rischio è di pensare meno al campionato, quando non sei abituato.
"Sì, invece il Bologna dovrà avere un occhio anche alla Serie A, è ovvio che rischi di pensarci meno quando sei in Champions, mentalmente ognuno di noi pensa alla cosa più gloriosa, più bella. E un calciatore vive per questi momenti. Non è facile rimpiazzare Zirkzee, Calafiori e Saelemaekers, puoi farlo solo con il gruppo. Ma sono contentissimo per Saputo e per la sua famiglia, finalmente lui e la società vengono ripagati per il lavoro straordinario che hanno fatto".
Lei ha giocato anche in Canada, per Saputo. E’ davvero così diversa la mentalità delle proprietà nordamericane?
"Io ho trovato più che altro una società costruita bene, è questa la cosa che chiedono le proprietà straniere, soprattutto quelle americane. A Bologna Fenucci, Di Vaio, prima Bigon, ora Sartori hanno sempre attuato una gestione attenta. E negli ultimi due anni Saputo è stato molto presente, si è visto subito il risultato. Io so benissimo quanti soldi ci abbia messo e sono davvero contento per lui, la sua è una famiglia di gente seria".
Tornando al Milan, che idea s’è fatto dal caso Leao-Theo?
"Penso che magari Fonseca faccia ancora fatica a farsi seguire, il Milan non mi dà la sensazione di essere un gruppo. Non ti puoi comportare come hanno fatto Leao e Theo, in un gruppo. Se sei entrato da un minuto non c’entra niente, tu sei un giocatore come tutti gli altri. Io ho sempre vissuto gli esempi di Cavani, Hamsik, Lavezzi, Pandev, erano fenomeni con cui giocavo, ma erano soprattutto compagni meravigliosi, i primi a tirare il gruppo, a dare esempi positivi. Non puoi fare i capricci come i bambini quando gli togli la cioccolata".
Come vede il suo Napoli?
"Ha fatto un mercato buonissimo, forse è la squadra che ha centrato gli acquisti più mirati di tutta la Serie A con la Juve, Neres e Lukaku sono giocatori che con Conte faranno molto molto bene. Me lo aspetto tra i primi tre, ha uno dei migliori allenatori al mondo".
Lei ha giocato anche per Torino, Parma e Genoa.
"Finalmente sono tutte in Serie A! Mi piace molto il modo in cui il Parma dopo la promozione non si è fatto distruggere, io Pecchia l’ho avuto quando era il vice di Benitez e so che è un grande lavoratore. Spero che abbia una stagione tranquilla, come il Genoa".
Vogliamo parlare di Svizzera-Italia?
"Stavo lavorando per la tv Svizzera ed ero allo stadio. Sono rimasto molto deluso dall’Italia, come tutti gli italiani. Per noi è stata forse la partita più semplice degli ultimi 5-6 anni, non ci aspettavamo un’Italia così priva di idee".
Spalletti sembra essere ripartito bene, con i giovani.
"Mi piace molto il coraggio di Ricci, un giocatore che fa bene a questa squadra, e il ritorno di Tonali ha portato tanta qualità. La Svizzera invece ha fatto passi indietro rispetto all’Europeo, mi preoccupa la fase difensiva".
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