"Vis e calcio a cinque nel segno dei giovani"
Visita nella sede dell’ Italservice del presidente Bosco. Lorenzo Pizza e Simona Marinelli: "Progetto intrigante, siamo molto motivati"

Lorenzo Pizza e Simona Marinelli
Dopo i successi con il calcio a 5 e l’esperienza con il Loreto Basket la vincente coppia Lorenzo Pizza e Simona Marinelli, proprietari dell’ Italservice s.r.l (azienda leader nel settore degli accessori del legno dell’industria del mobile), hanno deciso di entrare a far parte della famiglia vissina e noi partendo da Lorenzo Pizza abbiamo intevistato entrambi.
Come è andato l’incontro con Bosco nella sede dell’ Italservice di qualche giorno fa?
"Con Mauro siamo stati molto bene. Bosco è sempre una presenza molto piacevole. Abbiamo parlato non solo di sport, condividendo in questo modo tre ore molto gradevoli in cui ci siamo confrontati anche sui progetti futuri."
Ci sono altri componenti dirigenziali con cui sei venuto a contattato oltre al presidente Bosco?
"Oltre ad aver sempre frequentato in passato Mauro pur non collaborandoci mai, ho scelto di sposare il progetto Vis grazie all’ intervento di Lorenzo Campanelli( titolare della Lc Spa e sponsor biancorosso ndr) che oltre ad essere una persona con cui lavoro è tanto stimato da me quanto lo era da mio padre. Anche dal punto di vista personale la sua figura assume dunque per me un valore molto particolare".
Hai avuto contatti anche con qualcun’altro oltre a lui?
"A Guerrino Amadori(direttore marketing Vis ndr) lo conosco già da tanto tempo. È una persona molto brava e in gamba con cui condivido un ottimo rapporto. Nel giorno della conferenza stampa (di presentazione degli sponsor ndr) ho avuto il piacere di conoscere anche Michele Menga e per me è stata una piacevole sorpresa. Accompagnandomi nella visita del V Park mi ha fatto un’ottima impressione".
Qual è stato il suo rapporto con la Vis nel corso della sua vita?
"Da ragazzino andavo a vedere la Vis con mio nonno poi però per motivi di studio ho vissuto dieci anni a Bologna e ho smesso di andare allo stadio. Tornato a Pesaro ho seguito principalmente la Vl ma da due/tre anni mi sono riavvicnato alla Vis soprattutto grazie alla presenza di Bosco in biancorosso".
Da quanto tempo sapeva che in questa nuova stagione sarebbe entrato a far parte della famiglia Vis?
"Ne ho iniziato a parlare con Lorenzo Campanelli dai primi giorni dello scorso maggio. Successivamente abbiamo avvisato Bosco della mia decisione di entrare a far parte di questo progetto senza però far trapelare nulla per motivi di riservatezza".
Parola poi alla moglie di Lorenzo Pizza, Simona Marinelli, presidente dell’ Italservice da quasi due anni.
Quale rapporto avete intenzione di instaurare con i giovani ragazzi della Vis?
"Parlare di giovani, motore di ogni società, è già per me un qualcosa di emozionante. Già nel calcio a 5 puntiamo tanto sulla valorizzazione dei nostri talenti emergenti e il nostro orgoglio è sempre stato il settore giovanile. Allo stesso modo vedo anche nella Vis una società molto seria, composta da persone per cui nutriamo stima e rispetto. Vediamo in Bosco una persona appassionata, sentimento indispensabile per il raggiungimento dei risultati. Questa passione viene trasmessa dai giovani, fondamentali per il futuro di qualsiasi progetto aziendale. Ci intriga dunque molto l’idea di vivere il settore giovanile vissino e dar vita ad una collaborazione con il calcio a 5",
Qual è stato il vostro momento sportivo più emozionante?
"Il primo scudetto ottenuto con l’Italsevice è stato il più inaspettato e dunque quello più ricco di emozioni. Ne abbiamo riparlato solo qualche giorno fa con il nostro storico ex allenatore Fulvio Colini ripercorrendo con lui tutti quei sacrifici, non soltanto economici,ripagati con uno scudetto inaspettato".
Qual è invece stata la più grande delusione?
"Lo spegnimento della passione del pubblico dell’ Italservice, che dopo averci osannnato nelle vittorie ci ha rivolto le spalle appena abbiamo scelto di partecipare a una categoria inferiore,così da poter tornare in contatto con qualcosa di più umano, è ciò che maggiormente a deluso me è mio marito. In questa circostanza abbiamo capito che non c’era poi tutto quell’ attaccamento da noi creduto. Tuttavia la passione che i tifosi provano invece nei confronti della Vis è bellissima. Qui vedo infatti un attaccamento alla storia di questo club, un legame quasi viscerale con questa società . Poter fare parte di questa famiglia è per noi un qualcosa di molto emozionante".
Lorenzo Mazzanti
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