Ancora pioggia sul Giro d’Italia. Steinhauser e Pogacar, due giganti in vetta

Il colosso tedesco nipote di Ullrich vince sul Brocon, Pogacar alle sue spalle allunga ancora in classifica

di ANGELO COSTA -
23 maggio 2024
Steinhauser e Pogacar, due giganti in vetta

Steinhauser e Pogacar, due giganti in vetta

Sorpresa: ci può essere una tappa intera di montagna anche con freddo e pioggia. Dopo il pasticcio di Livigno, con i dispetti fra organizzatori e rappresentanti dei ciclisti, il Giro torna alla normalità: a corsa abbondantemente decisa non ci saranno giornate memorabili, ma più divertenti e dignitose di quella di due giorni fa sicuramente sì.

A divertirsi più degli altri è un ragazzo tedesco di 22 anni, Georg Steinhauser, che sul passo Brocon fa festa per la prima volta da quando pedala nell’élite. E’ figlio d’arte: papà Tobias è stato professionista per un decennio, è partito dall’Italia con la Refin di Primo Franchini e quel poco che ha vinto lo ha raccolto nelle prove contro il tempo. E’ anche nipote d’arte: lo zio Jan Ullrich ha conquistato un Tour, una Vuelta e un’Olimpiade prima di incrociare Armstrong e problemi personali che l’hanno spinto sull’orlo del suicidio. Come dire: anche per lui, il ciclismo è di famiglia.

Già terzo domenica sul Mottolino a Livigno, il piccolo Georg (si fa per dire: è alto 1,89) si ripete, stavolta con successo: ci prova in avvio di tappa con altri nove, con Pellizzari che si guadagna la cima Coppi sul naso di Quintana, poi quando la crema del Giro torna sotto ci riprova con l’impronunciabile Ghebreigzabhier, che semina a 35 chilometri dal traguardo. E’ la quinta fuga che arriva in fondo, la quarta solitaria, ma è soprattutto la prima volta di un ragazzo che il suo team ha saputo crescere con pazienza.

Con Steinhauser che si gode la giornata della vita, l’altro Giro procede senza sussulti: Pogacar è più impegnato a infilarsi e togliere la mantellina che a controllare, perché il lavoro glielo fa chi difende il piazzamento (stavolta, Bardet). Riposerebbe volentieri se una scaramuccia fra Martinez e Thomas non lo accendesse: con tre pedalate, lo sloveno saluta la compagnia (bene Tiberi, O’ Connor vittima di giornata) e va al traguardo con l’aria di chi sta facendo una passeggiata in montagna. "Ho cambiato ritmo vedendo gli altri soffrire, peccato per la pioggia perché abbiamo visto paesaggi bellissimi. Ho corso tranquillo, lo farò ancora, sabato però c’è una tappa iconica, sul monte Grappa: potrebbe essere un’altra occasione", è l’agenda del padrone in rosa, senza il quale sarebbe stato un mezzo Giro.

Ordine d’arrivo 17ª tappa Selva di Val Gardena-Passo Brocon: 1) Georg Steinhauser (Ger, Ef) km 159 in 4h 28’52’’ (media 35,482), 2) Pogacar (Slo) a 1’24’’, 3) Tiberi a 1’42’’, 4) Thomas (Gbr) st, 5) Martinez (Col), 11) Fortunato a 2’22’’, 12) O’ Connor (Aus) a 2’23’’, 15) Zana a 2’27’’.

Classifica: 1) Tadej Pogacar (Slo, Uae), in 63h 31’18’’, 2) Martinez (Col) a 7’42’’, 3) Thomas (Gbr) a 8’04’’, 4) O’ Connor (Nzl) a 9’47’’ , 5) Tiberi a 10’29’’, 6) Arensman (Ola) a 11’10’’, 7) Bardet (Fra) a 12’42’’, 8) Rubio (Col) a 13’33’’, 9) Zana a 13’52’’.

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