Ciclismo, incidente in allenamento per Moschetti

Il corridore del Q36.5 Pro Cycling Team è stato travolto da un camion: da stabilire ancora la dinamica del sinistro che ha causato fratture multiple e danni al viso al classe '96

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
24 luglio 2024
Matteo Moschetti (Ansa)

Matteo Moschetti (Ansa)

Roma, 24 luglio 2024 - Il tema della sicurezza dei ciclisti è sempre molto vivo e, purtroppo, anche attuale. Come spesso succede, tra appassionati e professionisti, anche una semplice uscita in bicicletta può trasformarsi in una tragedia dai contorni più o meno gravi, come ieri ha sperimentato Matteo Moschetti.  

I dettagli

  Il corridore del Q36.5 Pro Cycling Team è stato travolto da un camion. Il classe '96, finora 9 successi in carriera, è stato trasportato in elicottero all'ospedale Niguarda, dove è stato tracciato un primo bilancio sulle sue condizioni: in attesa di ulteriori accertamenti, il verdetto parla di due fratture alle vertebre del collo, di una frattura alla clavicola e di diversi tagli al viso, con annesse lesioni ai nervi facciali. L'esatta dinamica del sinistro resta misteriosa, dato che Moschetti non ha ricordi antecedenti al contatto tra sé e il mezzo pesante. Quello che sembra certo è lo stop alla stagione del velocista, professionista dal 2019 prima di debuttare con l'allora Trek-Segafredo, con la quale ha partecipato a due Giri d'Italia (nel 2019 e nel 2021, ritirandosi nel primo caso e arrivando 141esimo nel secondo) e a una Vuelta (nel 2020, chiudendo alla tappa 7 dopo essere arrivato fuori tempo massimo). Moschetti ha partecipato anche a due Classiche Monumento, entrambe con a casacca della formazione Professional svizzera: la Milano-Sanremo 2023, chiudendo 156esimo, e la Parigi-Roubaix 2023, non conclusa. Con la maglia della Nazionale il corridore lombardo ha avuto esperienze nella categoria Under-23, nelle prove in linea di Mondiali ed Europei, piazzandosi nell'ordine 114esimo e 104esimo. Poi il passaggio al Q36.5 Pro Cycling Team, una squadra ambiziosa ma penalizzata dalla mancata partecipazione ai Grandi Giri che ha un po' messo nell'ombra un roster che appare un intrigante mix tra esperti e giovani. Nel primo ambito rientrano, tanto per restare in tema di corridori italiani, Giacomo Nizzolo e Gianluca Brambilla, oltre allo statunitense Joey Rosskopf, allo svedese Tobias Ludvigsson, all'australiano Damien Howson, al belga Frederik Frison, al neozelandese Jack Bauer, allo spagnolo David De La Cruz e allo svizzero Matteo Badilatti. Nel secondo spiccano gli azzurri Alessandro Fancellu, Walter Calzoni, Mirko Bozzola e Nicolò Parisini, oltre allo svizzero Fabio Christen e allo stagista ceco Pavel Novak. Ci sono tracce di Italia anche dietro la scrivania grazie alla consulenza offerta a partire dal 2022 da Vincenzo Nibali prima dell'imminente divorzio di agosto. A quel punto sarà da rivedere il futuro dell'intero progetto che ha rilevato in blocco il precedente Team Qhubeka NextHash, la cui prima vittoria con la nuova veste curiosamente porta la firma proprio di Moschetti, alla Clasica de Almeria prima di ripetersi, sempre l'anno scorso, al Grand Prix d'Isbergues.

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