Il Mortirolo è ’Cima Pantani’. La celebrazione del mito sul passo delle imprese
Presto l’intitolazione ufficiale al ’Pirata’ della salita che l’ha reso leggenda. Il Giro potrebbe tornare sul valico dei campioni già nella prossima edizione.
Marco Pantani sarà legato indissolubilmente al "suo" Mortirolo. Nei giorni scorsi, infatti, l’iter necessario per poter intitolare il celebre passo alpino a Marco Pantani ha preso decisamente un’accelerata e ormai è questione solo di (poco) tempo per vedere realizzato quello che è già ben presente nell’immaginario di tutti gli appassionati di ciclismo.
Il Mortirolo, infatti, è già legato al Pirata da molto tempo perché il favoloso ciclista romagnolo, tragicamente scomparso nella notte di San Valentino di venti anni fa in circostanze ancora da chiarire, sulle rampe di questa salita valtellinese, una delle più dure al mondo che al tornante numero 8 ha già una sua statua in bronzo, ha scritto pagine epiche del ciclismo, regalando spettacolo ed emozioni indelebili.
Il mito di Pantani è incominciato infatti nel 1994 quando a 24 anni, nel corso del tappone numero 15 del Giro d’Italia (la durissima Merano–Aprica di 186 chilometri), mise in crisi la maglia rosa Berzin e arrivò a mani alzate all’Aprica staccando tutti quanti e infiammando l’atmosfera. E tra poco, passati ormai trent’anni da quella prima impresa su quelle rampe, il passo del Mortirolo si chiamerà ufficialmente "Passo del Mortirolo – Cima Pantani".
I sindaci di Mazzo di Valtellina e quello della bresciana Monno, le due località dove incominciano le salite che portano poi in cima al Mortirolo, dalla parte valtellinese la prima, e da quella della valcamonica (Bs) la seconda, hanno infatti completato tutte le pratiche burocratiche necessarie per l’intitolazione della cima a Marco Pantani. Ormai ci siamo, manca solo una cerimonia ufficiale per inaugurare il nuovissimo Mortirolo–Cima Pantani. Ma la storia è iniziata nel 2017 e gran parte del merito per l’intitolazione del passo al Pirata va a Lorenzo Tomasi, uomo di sport valtellinese, che, con la sua grande perseveranza, ha fatto sì che i due sindaci portassero avanti l’istanza di intitolazione in tempi piuttosto celeri.
"Il Pirata ha entusiasmato gli italiani, me compreso, e la sua leggenda è iniziata proprio sul Mortirolo nel 1994 – dice Tomasi –. Proprio per questo, nel 2017, ho pensato che una salita tosta, dura, mitica come quella del Mortirolo, sulla quale Marco ha dato sempre spettacolo, dovesse essere necessariamente iitolata al Pirata. Non è stato facile. In primis ho chiesto il permesso a Tonina, la mamma di Marco, che, dopo qualche resistenza ufficiale dovuta a qualcuno che sull’immagine del Pirata aveva speculato in passato, mi ha dato il benestare. Poi mi sono mosso con le autorità e, dopo sette anni, tutta la procedura è arrivata finalmente al termine".
E per l’inaugurazione della nuova denominazione qualcuno sta già pensando al prossimo Giro d’Italia perché da indiscrezione la tappa con arrivo a Bormio passerà anche per il Mortirolo. Un nome che, al solo dirlo, accende l’entusiasmo di tutti i tifosi del mondo della bicicletta. Non sarebbe affatto male.
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