Tadej Pogacar: "Sogno il Mondiale in Ruanda: solo i big hanno vinto due titoli di fila"

Lo sloveno, premiato in patria come ciclista dell'anno, mette nel mirino Kigali. Ma non solo: "Sono attratto dalle corse che non ho ancora vinto"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
20 novembre 2024
Tadej Pogacar (Ansa)

Tadej Pogacar (Ansa)

Roma, 20 novembre 2024 - Il tempo delle vacanze è quasi finito, con i ritiri di dicembre che incombono, e non a caso anche Tadej Pogacar comincia a pensare alla prossima stagione, forse per lui la più difficile: lo sloveno, autentico mattatore del 2024, dovrà confermare su più fronti, a cominciare da un Mondiale in Ruanda che fa già parlare tanto di sé per diversi motivi.

I dettagli

 Dalla location inedita al dislivello totale che sembra ammiccare agli scalatori per tagliare fuori quindi gli uomini da Classiche: nonostante manchino tanti mesi all'appuntamento iridato, la curiosità è già tanta anche per Pogacar, che ha parlato del tema ai media Siol.net e RTVSlo in occasione di un premio ricevuto in patria. "Quest'anno ci sono state tante bellissime vittorie e infatti per me è impossibile sceglierne una sola. Forse la più importante è stata quella al Mondiale, con la maglia della Slovenia addosso". Da Zurigo a Kigali, che già stuzzica i pensieri del corridore della UAE Team Emirates, premiato insieme alla compagna e collega Urska Zigart come miglior ciclista dell'anno. "Il Mondiale dell'anno prossimo è molto speciale per tutti e ancora di più lo sarà per me, perché solo i migliori corridori lo hanno vinto due volte di fila. Probabilmente, per me sarà la gara più dura del 2025, ma al tempo stesso sono molto incuriosito anche dalle corse che non ho mai vinto: non vedo l'ora di affrontare nuove sfide". Insomma, un altro indizio che collega Pogacar alla Vuelta 2025, l'ultimo tassello da aggiungere per completare già a 26 anni la 'Tripla Corona': prima però, all'orizzonte, ci sarà una lunga fase di preparazione, un momento molto duro per un corridore che, notoriamente, non ama le temperature estreme. "La scorsa settimana faceva molto freddo e non avevo molta voglia di allenarmi. Verso dicembre insieme alla squadra ci sposteremo al caldo per iniziare a lavorare in modo serio. Mi piace tantissimo andare in bici, godermi la natura e testare le mie capacità: le motivazioni non mi mancano".

Marta Cavalli al Team DSM-Firmenich PostNL

 Passando al ciclismo femminile, per Zigart il 2025 si aprirà con la novità del trasferimento dalla Liv AlUla Jayco alla AG Insurance-Soudal. Un'altra novità riguarda Marta Cavalli, che passerà dalla FDJ-Suez al Team DSM-Firmenich PostNL, con il quale si legherà fino al 2027, e lo farà con il chiaro intento di ridare abbrivio a una carriera arrivata a un punto bassissimo dopo i fasti del 2022 (con le vittorie di Amstel Gold Race e Freccia Vallone, oltre al secondo posto al Giro d'Italia Women) a causa dei tanti problemi fisici (prima un infortunio all'anca e poi un incidente in allenamento). La lombarda, che non corre dal 29 aprile, ha espresso la propria soddisfazione. "Mi sono davvero divertita in questi anni con la FDJ-Suez, ma avevo bisogno di un cambiamento. Ho molta motivazione di andare avanti e penso di aver scelto la squadra giusta per farlo. Fin dai primi colloqui ho avvertito la loro fiducia e la voglia di farmi tornare la ciclista che ero prima, dopo tanti anni sfortunati. Qui - conclude Cavalli - penso ci sono le persone giuste per aiutarmi".

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