Ciclismo, Bernal: "Voglio tornare ai miei livelli migliori"

Dopo anni molto complicati in seguito al gravissimo incidente in allenamento, il colombiano suona la carica: "Non so se sarà possibile, ma mi sveglio ogni giorno con questo obiettivo"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
10 novembre 2023
Egan Bernal (Ansa)

Egan Bernal (Ansa)

Roma, 10 novembre 2023 – La carriera di Egan Bernal conosce un prima e un dopo una determinata data: per la precisione il 23 gennaio 2022, giorno del gravissimo incidente occorso in allenamento che ha messo a repentaglio prima la vita e poi anche il prosieguo dell'avventura in bici del colombiano, che però con sofferenza, fatica e determinazione non si è arreso al fato avverso e ora sogna di nuovo in grande in vista della prossima stagione.

Voglia di rivalsa

Il recupero del corridore della Ineos Grenadiers, che in quell'occasione subì diverse fratture, è stato tutt'altro che semplice e lineare: basti pensare che la peculiarità fisica principale del vincitore del Tour de France 2019 e del Giro d'Italia 2021, la presenza di una gamba più lunga dell'altra, è stata addirittura esacerbata dalle operazioni chirurgiche necessarie a limitare i danni scaturiti dall'impatto fortissimo contro un autobus fermo durante una sessione di allenamento su una bici da crono. Non esattamente la specialità di Bernal, che prima e dopo quel giorno maledetto ha sempre inseguito il miglioramento personale: a maggior ragione ovviamente nei tempi recenti. "Ogni giorno mi sveglio pensando che potrò tornare al mio livello migliore. Per me è importante avere questa mentalità, senza la quale probabilmente lascerei il professionismo. Invece, così facendo, cerco di riportarmi sui miei standard". In effetti, qualche timido segnale di crescita nella stagione ormai in archivio il colombiano, che ha partecipato da gregario al Tour de France 2023 e alla Vuelta 2023, l'ha lasciato intravedere. Proprio la corsa spagnola è l'unica che, per quanto riguarda i Grandi Giri, manca nella bacheca del classe '97 per completare la 'tripla corona': sulla carta non una missione impossibile, se non fosse per il fatto che nel frattempo il panorama ciclistico si è arricchito di tanti nuovi fenomeni. "Ci sono corridori che vogliono vincere davvero ogni gara: lo fanno grazie alla mentalità vincente, quella che cerco anche io, perché per il resto non penso di avere niente in meno rispetto a loro. Basti pensare alle tante corse che avevo messo in carniere prima dell'incidente. Non so se tornerò a quel livello, ma sarebbe bello per me e per vivere una sfida equa con questi fuoriclasse". Naturalmente tutti, tra tifosi e addetti ai lavori, sperano nella piena rinascita di Bernal, uno dei pochissimi scalatori puri rimasti in gruppo. Se lo augura a maggior ragione una Ineos Grenadiers che in effetti, dopo l'exploit del colombiano, è entrata in un gorgo fatto di ben poche soddisfazioni. Tuttora lo squadrone britannico viene tacciato di aver depauperato eccessivamente il roster in particolare per quanto riguarda i corridori da corse a tappe. L'eccezione risponde a Carlos Rodriguez, fresco di rinnovo fino al 2027: un investimento che lo spagnolo ha meritato specialmente grazie all'ottimo quinto posto messo in carniere al Tour de France 2023, quello dominato appunto dai fuoriclasse ai quali faceva riferimento, con ammirazione e anche un pizzico di rimpianto, proprio Bernal, il predestinato alle prese con un pessimo scherzo del destino.

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