Euro Merlier che volata. Gli azzurri si spengono

Tim trionfa sulle strade di casa. Milan, niente da fare .

di Redazione Sport
16 settembre 2024
Tim trionfa sulle strade di casa. Milan, niente da fare .

Tim trionfa sulle strade di casa. Milan, niente da fare .

Non è vero che l’Europeo sono capaci tutti di vincerlo, come si sentì dire dopo l’ultimo successo azzurro: per il terzo anno di fila, a vincerlo sono gli altri. Stavolta è il Belgio e in otto precedenti non era mai successo. A rompere il digiuno sulle strade di casa è Tim Merlier, ragazzone di quasi 32 anni che si divide fra strada e cross: è lui a risolvere la volatona che tutti si aspettavano. Ci si aspettava anche lui, che non è proprio l’ultimo della fila: quest’anno ha già vinto 14 volte, comprese tre tappe al Giro. Compagno della figlia del compianto Vandenbroucke, Merlier completa il chirurgico lavoro della sua Nazionale, sbucata solo all’ultimo chilometro per lanciare lui e l’altra freccia Philipsen: uno primo, l’altro quarto.

Ci si aspettava anche Jonathan Milan, per il quale si sacrifica una Nazionale intera: al momento che conta, il gigante friulano si spegne come una candela. A fiaccarne le energie è una gara di 223 chilometri divorati a ritmo indiavolato (oltre 48 di media) dove gli azzurri rincorrono chiunque provi a scappare, perché arrivare allo sprint è la nostra unica chance. E’ un’arma a doppio taglio, quando un sestetto animato dall’iridato Van der Poel e da Pedersen a meno 55, non c’è nessuno dei nostri: inseguendo per 30 chilometri, consumiamo benzina e la facciamo risparmiare agli altri. Morale: tanta generosità ci toglie gli ultimi 300 metri, quelli decisivi in una gara che evidentemente non tutti sono capaci di vincere. Ordine d’arrivo: 1) Tim Merlier (Bel) km 223 in 4h 37’09’’ (media 48,255), 2) Kooij (Ola) st, 3) Mihkels (Est), 4) Philipsen (Bel), 5) Kristoff (Nor), 6) Pedersen (Dan), 13) Milan, 29) Consonni.

Angelo Costa

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