Europei azzurri come l’oro. Vola l’inseguimento donne. Bianchi show nel chilometro

Ad Apeldoorn il titolo a squadre con Fidanza, Paternoster, Balsamo e Guazzini. Il bolzanino centra un risultato storico. Medaglia di bronzo al quartetto maschile. .

di ANGELO COSTA -
12 gennaio 2024
Vola l’inseguimento donne. Bianchi show nel chilometro

Vola l’inseguimento donne. Bianchi show nel chilometro

Due ori e un bronzo: è il brillantissimo modo con cui l’Italia della pista inaugura il medagliere agli Europei di Apeldoorn, in Olanda, mandando segnali importanti sulla strada dei Giochi. Se il titolo del quartetto donne ha il sapore della rivincita sulle iridate britanniche, quello del ventiduenne Matteo Bianchi nel chilometro da fermo ha un valore storico: mai un azzurro si era imposto a livello continentale in questa specialità. Nel conto di una giornata ricca c’è anche il bronzo del quartetto maschile privo di Ganna, che apre la sua stagione su strada in Australia.

I segnali del possibile exploit di Bianchi erano arrivati nelle qualificazioni, chiuse dal bolzanino col miglior tempo a pochi centesimi dal suo primato nazionale. In finale il capolavoro dell’azzurro, bravo a sfruttare l’assenza del fenomeno Jeffrey Hoogland, campione olimpico e iridato in carica che ha preferito riposare dopo l’oro nel team sprint, e a far meglio del suo sostituto, l’olandese Kool. Per Bianchi è la conferma di un’enorme crescita, dopo l’argento nella precedente edizione degli Europei.

Prima di Bianchi, l’Italia ha festeggiato l’oro del quartetto donne, anche in questo caso un risultatone: Elisa Balsamo, Letizia Paternoster, Martina Fidanza e Vittoria Guazzini correndo in 4’12’’551 hanno stroncato la Gran Bretagna campione uscente, che schierava tre quarti della squadra vincitrice del mondiali. Gara decisa al terzo chilometro quando le azzurre hanno imposto un cambio di ritmo che ha fatto deragliare il trenino inglese.

A inaugurare il medagliere azzurro era stato il quartetto maschile in versione rimaneggiata (anche Moro è impegnato in Australia): Simone Consonni, Francesco Lamon, Jonathan Milan e Davide Boscaro, dopo essersi arresi alla Gran Bretagna che poi sarebbe andata a prendersi il titolo, hanno piegato nella finale di consolazione la Germania in 3’45’’218, anche in questo caso cambiando passo dal terzo chilometro in poi.

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